Sono dunque 48 in tutto i progetti ammessi a finanziamento per la valorizzazione dei luoghi della cultura del Lazio: i primi 21 (2 in provincia di Frosinone, 4 in provincia di Latina, 4 in provincia di Rieti, 7 in provincia di Roma e 4 in provincia di Viterbo) finanziati a dicembre 2020 e i restanti 27 (5 in provincia di Frosinone, 3 in provincia di Latina, 3 in provincia di Rieti, 10 in provincia di Roma e 6 in provincia di Viterbo) che verranno finanziati quest’anno con lo scorrimento di graduatoria. È previsto lo stanziamento di un contributo fino a 300 mila euro a sostegno del recupero strutturale dei luoghi e per il miglioramento del livello di fruizione e accessibilità anche digitale del patrimonio. L’avviso, che si inserisce all’interno delle misure previste nel Piano Annuale 2020 degli interventi in materia di Servizi culturali e di Valorizzazione culturale, prevede il finanziamento al 100% per i luoghi della cultura ubicati nei comuni fino a 15.000 abitanti, all’80% per quelli presenti nei comuni al di sopra dei 15.000 abitanti e al 50% per gli spazi privati.
Per quanto riguarda la Valorizzazione delle dimore e dei giardini storici, sono 47 i progetti ammessi a finanziamento: 31 nel 2020 (6 in provincia di Frosinone, 1 in provincia di Latina, 3 in provincia di Rieti, 12 in provincia di Roma e 9 in provincia di Viterbo) e 16 nel 2021 (1 in provincia di Frosinone, 2 in provincia di Latina, 1 in provincia di Rieti, 6 in provincia di Roma e 6 in provincia di Viterbo). L’Avviso sostiene con un contributo fino a 50 mila euro interventi di restauro, manutenzione ordinaria e messa in sicurezza che siano in grado di migliorare l’accessibilità e la fruibilità pubblica di dimore, ville, complessi architettonici e paesaggistici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico, inseriti nella Rete regionale delle Dimore storiche del Lazio. Il contributo per ogni progetto è del 50% del costo complessivo ammissibile dell’intervento per le richieste avanzate dai soggetti privati e del 70% per i soggetti pubblici. Il contributo, anche in questo caso, è invece interamente a fondo perduto per i comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti.