Gli agenti, nel corso della ispezione all’interno del B&B, hanno rinvenuto capi di abbigliamento indossati dalla ragazza per le prestazioni, il cui prezzo oscillava tra i 50 e i 100 euro, profilattici, gel lubrificanti nonché 230 euro in contanti.
Parte del compenso che la ragazza, moglie del 35enne, riceveva, era utilizzato per pagare la stanza dell’attività ricettiva mentre la somma residua era gestita e accantonata da T.I e M.V..
Sottoposti entrambi a Fermo perché indiziati del delitto di sfruttamento della prostituzione, al termine dell’udienza di convalida, T.I è stato associato in carcere mentre la mamma è tornata libera.
La ragazza, 19enne è stata collocata e accolta in uno specifico centro antiviolenza.
Denunciato anche il titolare del B&B per la mancata comunicazione degli alloggiati nella struttura ricettiva.