COME SI STANNO MUOVENDO I COMUNI
Nel Lazio, area gialla, la circolare è stata subito recepita. A Roma si è riunito il comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica. Le proposte torneranno in Prefettura nella giornata di giovedì per essere vagliate prima del prossimo fine settimana. L’intenzione è quella di chiudere le aree più affollate, per evitare che si verifichino situazioni come quella dello scorso weekend in cui via del Corso e le spiagge sono state letteralmente prese d’assalto. Contemporaneamente verranno predisposti controlli e verranno elevate più multe.
A Latina è stato il Sindaco Damiano Coletta a comunicare le novità durante la diretta Facebook di ieri sera, viste le situazioni a rischio che si sono verificate lo scorso weekend sul lungomare. «È un tema che riguarda tutta Italia ed è sempre il solito discorso – ha commentato -. Bisogna far scattare un senso di responsabilità da parte delle persone e mi sembra che non sia ancora totale. Comunque abbiamo fatto il punto con il comandante della Polizia Municipale e aumenteranno i controlli da parte della Polizia Locale e questa volta ci sarà anche la possibilità di sanzioni. Verranno impiegate tutte le pattuglie disponibili perché è necessario dare un segnale importante. Adesso le misure scatteranno».
In arrivo chiusure (e multe)
Ministero: stop assembramenti, servono controlli. Verso la chiusura delle piazze
È arrivata ai Comuni una circolare del Ministero dell’Interno «per intervenire in modo efficace e tempestivo sulla prevenzione degli assembramenti, a seguito dell’elevato numero registrato sul territorio nazionale nell’ultimo fine settimana e delle preoccupanti percentuali di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine. L’invito è a convocare in via d’urgenza i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine di programmare controlli più serrati e concordare con i sindaci l’utilizzo degli strumenti per il contenimento del fenomeno, in vista dei prossimi weekend». La circolare richiama la possibilità per i sindaci di far ricorso alla chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Nell’ultimo Dpcm, infatti, viene chiarito che la possibilità di chiudere i luoghi a rischio spetta ai Sindaci, che ora sono espressamente chiamati a intervenire.
11/11/2020
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