Samarcanda, Bukara e Khiva sono il simbolo di un patrimonio culturale dal valore immenso, ma ancora poco conosciuto fuori dai confini nazionali. Le motivazioni sono da ricercare nelle complesse vicende storico-politiche che hanno riguardato il paese negli ultimi decenni: dopo aver ottenuto l’indipendenza dall’ex Unione Sovietica nel 1991, la ricostruzione politica ma anche sociale del paese è stata tutt’altro che semplice.
Dal 2016, il nuovo presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev ha avviato numerose riforme ed un processo di democratizzazione del Paese; programmi mirati ad affrontare, in primo luogo, quelle questioni sociopolitiche che riguardano gli interessi vitali dei Cittadini uzbeki.
La sua politica è rivolta ad incrementare i rapporti di scambio bilaterali, socio-economici e culturali con Paesi esteri, compreso “Il Nostro Bel Paese”. Si tratta di un’apertura senza precedenti e certamente un risultato “storico”.
Una tappa importante nella storia attuale dell’Uzbekistan sono state le elezioni legislative Parlamentari, le prime dall’arrivo alla guida del Paese del Presidente Mirziyoyev, che hanno avuto luogo il 22 dicembre 2019.
L’anziate Salvo Cacciola, il quale ha visitato più volte il Paese, è stato invitato, per la seconda volta, dal Governo in qualità di osservatore internazionale alle elezioni del nuovo Parlamento.
Durante il suo soggiorno in Uzbekistan non si è limitato a visitare i seggi elettorali nella Capitale e a Samarkanda, ad ascoltare i dibattiti politici mediatici e rilasciare interviste televisive ma ha avuto anche il piacere di accompagnare alle urne alcuni giovani Uzbeki.
Proprio quest’ultima esperienza viene raccontata come una delle più piacevoli ed emozionanti tra quelle vissute in molte delle Regioni dello stato più popoloso dell’Asia centrale.
Questa sua missione in Uzbekistan è stata anche l’occasione per ricostruire i progressi degli ultimi anni e fare il punto sulla situazione attuale di molte Regioni del Paese, a partire da quella politica: come già detto, il Presidente Mirziyoyev ha preso il posto dello scomparso Presidente, Islom A. Karimov, che Cacciola conobbe personalmente ad un Convegno Mondiale per la ricostruzione delle zone rurali e per i progetti sostenibili sull’ambiente. Cacciola afferma, infatti, che è ammirevole il progresso che la nazione ha raggiunto in così breve tempo in molti campi, tra i quali: quello socio-culturale, sanitario, economico ed in quello per i diritti umani.
La sua assidua collaborazione con Tashkent risale al 2012; l’occasione è data dalla situazione del “Lago di Aral”, il quarto lago salato più grande del mondo, di origine oceanica, che nel giro di pochi decenni era stato totalmente prosciugato da un progetto ideato dal regime di Stalin, che avrebbe voluto impiantare in quell’area un’imponente produzione di cotone rendendo l’Unione Sovietica il secondo produttore di cotone al mondo.
Il suo referente iniziale in Uzbekistan è, il presidente del Movimento Ecologico Parlamentare dell’Uzbekistan, con il quale, in presenza di molti Ministri, Cacciola firmerà un Memorandum d’Intesa. A seguito di questo accordo, arriva finalmente sulle sponde del lago e per la prima volta ha la possibilità di osservare da vicino la drammatica metamorfosi subita dall’ambiente, realizzando un importante contributo filmato.
A tutt’oggi, Cacciola collabora assiduamente con il nuovo Ambasciatore dell’Uzbekistan in Italia, Otabek Akbarov, il quale si è dimostrato molto interessato ad incrementare i rapporti socio-economi e culturali tra il Nostro Paese e l’Uzbekistan.
Un’attività che porta avanti in modo instancabile con iniziative rivolte a scuole e istituti italiani e stranieri, di ogni ordine e grado, per la conoscenza e la salvaguardia del mare e dell’ambiente nel quale viviamo. Un argomento che oggi merita di essere sottoposto all’attenzione delle nuove generazioni con un impegno senz’altro maggiore.
Il 23 settembre, il presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev durante la 75ma Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ampiamente evidenziato i vari aspetti caratterizzanti del suo programma ed ha ancora una volta aderito ai principi ONU. “Il presidente sostiene la strategie per i giovani e afferma che questi rappresentano la risorsa più preziosa ed importante su cui vale la pena investire, poiché quest’azione verrà ripagata in modo multiforme in futuro”, spiega Cacciola. “È quindi ampiamente d’accordo con questa disposizione chiave”.
“Dall’inizio dell’anno il Covid-19 è divenuto una questione centrale nell’agenda globale. Anche su questo argomento sono state prese iniziative a tutela dei cittadini e seguita con attenzione anche dai gruppi dei giovani volontari. Infatti in Uzbekistan i giovani costituiscono più della metà della popolazione e la loro salvaguardia dei loro diritti, libertà e interessi legittimi è la priorità della politica del Presidente. I giovani Uzbeki, con le loro promettenti iniziative e progetti sociali e volontari, sono attivamente coinvolti nel sostegno della popolazione più vulnerabile e nella promozione di nuovi programmi di tutela per i contagi”.