IL BOLLETTINO
La notizia, trapelata in ambiente giudiziario solo nei giorni scorsi, in realtà era stata pubblicata sul bollettino della Camera dei deputati del 2 luglio. Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, Nicola Morra (M5S) aveva comunicato che l’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi aveva deliberato “che la Commissione si avvalga della collaborazione a tempo pieno della dottoressa Barbara Zuin, Sostituto Procuratore presso la direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, nonché della collaborazione quale ufficiale di collegamento a tempo pieno, per la Polizia di Stato, della Prima Dirigente dottoressa Luigina Valeria Pagano. Saranno avanzate oggi stesso le relative richieste di autorizzazione, rispettivamente, al Consiglio Superiore della Magistratura e al capo della Polizia”.
LE INCHIESTE
Barbara Zuin saprà portare un ottimo contributo anche in Commissione parlametare antimafia. È un magistrato appassionata e con fiuto, cordiale ma mai sotto i riflettori, capace di collegare fatti e fascicoli. È indagando su un gruppo di rapinatori, la banda del Gnappa, all’anagrafe Manlio Vitale, che ha portato sotto inchiesta e poi alla condanna per corruzione il fedelissimo della sindaca Raggi, Raffaele Marra, ex capo del personale del Campidoglio. Ha sapientemente collegato e interpretato le intercettazioni. In particolare dell’ultima fidanzata di Vitale, coccolata, alla faccia della pensione sociale versata dall’Inps, “con gioielli, sempre con diamanti”. Al magistratro che indagava sulle rapine aveva spiegato che tutti i giovedi del 2014 Gnappa si vestiva elegante ed andava a ritirare una busta piena di soldi sotto al Senato. A sborsarli, si scoprirà poi, era l’immobiliarista Sergio Scarpellini (deceduto di recente). Che viene così ritenuto come sospetta vittima del Gnappa. A quel punto il costruttore viene intercettato casualmente anche con Marra, svelando le corruzioni, che li porteranno al fermo. La tecnica investigativa è la stessa che ha portato allo scossone politico per la retata di arresti sullo stadio. Di recente il pm Zuin aveva acquisito anche il fascicolo sull’omicidio di Andrea Gioacchini, il pregiudicato di 34 anni freddato a colpi di pistola nel gennaio 2019 a Magliana davanti all’asilo dei figli. Nella lista degli indagati in prima battuta era finito Augusto Giuseppucci, fratello di Franco, detto “Er Negro”, uno dei leader della Banda della Magliana, assassinato nel 1980. Anche in questo caso, non facile, la dottoressa Zuin aveva imboccato una sua nuova pista e chiesto e ottenuto la proroga delle indagini. Il pregio della Zuin, dice chi la conosce è bene, è quello di “saper vedere e di non saper chiudere gli occhi”, così ci riferisce un collega. Tra i casi scoperchiati l’infedeltà del collega della Dda Roberto Staffa, col quale stava indagando su un giro di viados. La sua segnalazione aveva portato nel 2013 all’arresto di Staffa, sospettato di fare favori in cambio di sesso, e poi condannato in primo grado nel 2018 a 11 anni di carcere.