L’INTERVISTA ESCLUSIVA A WRONGONYOU
Il Caffè ha intervistato Wrongonyou a pochi giorni dall’uscita del nuovo disco “Sono io”, per Carosello Records.
La tua canzone Lezioni di volo ha conquistato pubblico e critica. Cosa ha significato per te essere al Festival di Sanremo?
“Questa per me è stata la prima volta a Sanremo (tra le Nuove Proposte, ndr). Di giorno facevo interviste e vocalizzi per scaldare la voce, ma ho passato molto tempo in hotel per via delle restrizioni dovute al Covid19. Perciò sono mancati i momenti leggeri in compagnia degli altri artisti. La sera del debutto eravamo solamente io e la mia canzone: ero concentratissimo, soprattutto attento a non cadere dalle scale dell’Ariston. Il giorno dopo aver ricevuto il premio, Instagram e Facebook sono letteralmente esplosi: ho ricevuto tantissimi messaggi di complimenti e supporto, anche da nuovi fan”.
I tuoi concittadini di Grottaferrata ti hanno supportato. Sei molto legato alla tua città?
“Certo, ho sentito da subito il calore dei miei concittadini! In paese hanno messo i manifesti con la mia faccia ovunque. Quando sono stato ricevuto dal Sindaco, in tanti erano in strada per salutarmi. Questo mi ha reso orgoglioso e grato! I Castelli sono da sempre nel mio cuore: fin dall’inizio della mia carriera mi sono ispirato alla natura del territorio. Difatti la canzone The Lake (del disco Rebirth del 2018, ndr) l’ho scritta sul lago di Castel Gandolfo, dove torno ogni volta che sono a casa. Inoltre vado spesso all’Abbazia di San Nilo e nei locali con gli amici. Milano di certo è una città perfetta dove lavorare, lì non mi fermo mai, ma la magia di casa è senza eguali”.
Il tuo disco Rebirth era tutto in inglese. Perché adesso hai scelto l’italiano?
“Dopo anni di canzoni in inglese ho voluto provare a cantare in italiano. L’inglese era un po’ come uno scudo protettivo, mentre con l’italiano mi racconto senza filtri, tirando fuori tutto me stesso. Ho studiato il cantautorato italiano, Tenco, Battisti, Dalla, De Gregori e sono molto soddisfatto del risultato finale, del disco “Sono io”.
Quali progetti hai per i prossimi mesi?
“Spero in un tour dal vivo questa estate, al più tardi in inverno, le date già ci sono. Nel frattempo promuovo il disco con concerti online e ospitate nelle trasmissioni tv e in radio”.
A causa del Covid anche la musica ha subìto un tremendo arresto. Come hai vissuto quest’anno di emergenza sanitaria?
“Sicuramente Sanremo è stata una bella boccata d’ossigeno per noi musicisti, ma anche per tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte. C’è grande desiderio di tornare a calcare un palco dal vivo, mi manca cantare davanti alle persone e bere una birra dopo il concerto con i miei amici. I mesi di lockdown li ho trascorsi a casa a Grottaferrata: mi sono concentrato sul lavoro, sulla scrittura dei pezzi, che ho scritto in 4 mesi, e che adesso fanno parte del nuovo disco: tra questi c’è anche Lezioni di volo, brano che mi ha fatto vincere il premio a Sanremo. Per questo invito soprattutto i giovani a rispettare le regole e a sfruttare questi mesi di stallo per sviluppare un talento, lavorare sulle proprie capacità piuttosto che lamentarsi di non poter uscire. I recenti fatti di cronaca a Frascati mi hanno molto colpito: dispiace pensare ai giovani coinvolti in risse, sarebbe meglio per loro utilizzare il tempo in modo più costruttivo. Spero di poter essere d’esempio”.