È partita da un paio di settimane l’azione di prossimità sul territorio da parte della
Polizia Locale di
Roma Capitale. Si tratta di un progetto simile a quello dei
“vigili di quartiere“, e prevede che le pattuglie dei
vigili urbani di
Roma, secondo una programmazione settimanale e a rotazione nei vari quartieri di ciascun Municipio, svolgano un’opera di vero e proprio “sportello di ascolto”.
Ad oggi, fa sapere la polizia locale capitolina, sono stati realizzati più di 200 contatti con i rappresentanti delle associazioni e 59 punti di ascolto sul territorio. Sono state recepite 167 segnalazioni, di cui alcune risolte nell’immediatezza.
“VIGILI DI QUARTIERE” A ROMA: SEGANALATI PARCHEGGI IRREGOLARI, MICROCRIMINALITÀ E MALAMOVIDA
Le problematiche riscontrate con maggior frequenza dai “
vigili di quartiere”
romani, in questo primo periodo, riguardano per esempio la microcriminalità, la viabilità e in particolare la sosta irregolare, la
malamovida notturna, principalmente nei Municipi I, II e V.
«Con questo nuovo servizio garantiamo maggiore sicurezza per i nostri quartieri e offriamo alle persone un importante momento di ascolto e dialogo con gli agenti della Polizia Locale – dichiara la sindaca di Roma, Virginia Raggi – Riportiamo le istituzioni sul territorio e ne facciamo sentire la vicinanza. Un’occasione utile anche per raccogliere segnalazioni e intervenire in modo puntuale sulle eventuali criticità presenti. Penso sia importante che i cittadini possano vedere i nostri agenti come dei veri e propri punti di riferimento a cui affidarsi e rivolgersi, instaurando con loro un rapporto di dialogo e ascolto».