Ero al Pronto Soccorso mi sentivo esplodere da dentro, non potevo sedermi né stare in piedi con dolori peggiori di una colica renale, causati da un batterio killer molto raro. Chiedevo solo una barella, ma non c’era! Mi sono sdraiato per terra di fronte alla gente, ho pensato alle mie bambine e ho pianto. Non solo per i dolori, ma perché un padre di famiglia nel momento dell’estremo bisogno non deve sdraiarsi a terra perché manca una semplice barella! Poi vi dirò come è andata a finire.
Migliaia di famiglie oggi piangono i loro cari perché questi furbissimi corrotti e corruttori hanno saccheggiato miliardi e miliardi togliendo perfino l’ossigeno non solo ai malati ma a tutto il Paese gravandolo di uno dei debiti pubblici, in rapporto al Pil, fra i più disastrosi del mondo a livello di paesi di guerra o simile, come Libano, Sudan, Grecia, Eritrea.
236 miliardi all’anno è il costo della corruzione in Italia, pari a quasi 4.000 euro per abitante. Dico all’anno! A tanto ammonta la stima del danno ecomico dall’analisi della ong americana RAND per il parlamento europeo. Il Paese con il più alto livello in Europa.
Quante risate si saranno fatti sulla nostra pelle, facendo pagare una siringa 10 volte il costo reale. Lo facevano tutti, sono stati deboli, non pensavano che potevano generare tanta morte?
Beh, ora i nodi vengono tutti al pettine e non ci sono più scuse, sono loro i colpevoli principali seppur indirettamente del disastro italiano del debito pubblico e anche di così tante morti.
Non mi interessa invocare la pena di morte o la galera per questa gente, mi interessa solo che smettano di rubare il nostro futuro e la nostra stessa sopravvivenza.
Ma siccome sono peggio dei drogati (la maggior parte non ce la può far da solo) allora vanno allontanati, tenuti a distanza, messi in quarantena a vita per non contagiare più le istituzioni, i partiti, la burocrazia e l’economia intera.
Adesso si parla tanto di centinaia di miliardi di aiuti presunti, li bruceremo alla maniera italiana?
L’Italia è in ginocchio, ma vuole rialzarsi, lavorare duro, riconquistare la speranza, ma tutto sarà inutile se tutti questi furbi continueranno ad operare vanificando ogni sforzo. I vampiri esistono eccome, e mi fanno più paura di quelli dei film horror.
Chi sta nei partiti sa bene chi sono questi furbi! Li conoscono uno ad uno: che li allontanino e smettano di inciuciare sfruttandoli per i loro interessi, perché è ora che si rendano conto una volta per tutte che si mettono sul loro stesso piano, diventando collaborazionisti del nemico, nemici della Patria, traditori del Popolo Italiano, contagiati che infettano, ladri che rubano ai poveri.
Ma ognuno di noi deve fare la sua parte, rinunciando a scorciatoie e aiuti in cambio di voti e favori, da parte di politici, di mafie e di tutti quei personaggi ambigui che agiscono come tramite. Vanno allontanati come si allontana un contagiato di Coronavirus!
Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho ha già lanciato l’allarme “in momenti di emergenza come quello attuale è altissimo il livello di attenzione su queste forme di apparenti benefici che la camorra e le mafie tentano di offrire alle fasce più povere”.
Distanza! Teniamoli a distanza, come li tengo a distanza io, perché un editore che vuole fare informazione indipendente sul serio mantiene le distanze non solo da certa gente. Io non incontro nessun politico, non voglio relazioni con chi poi dobbiamo controllare e raccontare, per evitare di perdere equilibrio.
Mi hanno cercato più volte dai Palazzi che contano, per promettermi contratti pubblicitari dai loro amici, in cambio dovevamo scrivevere quello che dicevano loro. Con eleganza e mille complimenti, perché ci sanno fare, è il loro mestiere, mi hanno spiegato che mi volevano aiutare perché in Italia funziona così!
Credo di aver fatto loro tenerezza per il mio disagio, ma evidentemente avevano sbagliato persona e giornale. Sarà anche questo il motivo per cui i giornali stanno tutti morendo mentre Il Caffè, come una formichina, cresce e piace sempre di più.
Ci hanno minacciato, ci hanno querelato oltre 100 volte, non abbiamo mai perso, scriviamo ciò che è documentato e stop. Non per fare i giustizieri, che Dio ce ne scampi! Il virus della corruzione non si combatte con l’odio, la vendetta, ma con la cultura della vita.
Però è urgente difenderci da quest’invasione simile a quella di un’esercito straniero, come cittadini italiani, veri patrioti che ancora vogliono sperare in un futuro per i nostri figli, per le persone oneste, per chi lavora dalla mattina alla sera senza arrivare a fine mese. Per i malati che non possono curarsi perché non hanno i soldi, per i disabili e le loro famiglie che non sono sufficientemente assistite, per i giovani che vorrebbero sposarsi o le famiglie che vorrebbero procreare, perché non hanno un lavoro degno di questo nome.
Esattamente 10 anni fa ero sul letto con i dolori della morte, operato e in attesa di risultati che potevano decretare la mia fine prematura. Sapete cosa conta di fronte alla vita e alla morte in quei momenti in cui tutto sprofonda in un abisso nero di paura? Fatevelo dire da chi ci è passato vivendo una delle esperienze più luminose e serene della mia vita: conta solo il bene fatto! L’amore dei cari, anche una semplice adozione a distanza fatta con il cuore, queste cose solo ti sorreggono come una roccia stabile, tutto il resto sprofonda e ti tira giù.
Anche la fede sprofonda, se non è verità e opere di vera carità. Il vero male è la paura di non trovare nulla che ti sostenga nella luce, quel buco nero è cento volte peggio dei dolori fisici. Perciò da queste pagine dico: amiamoci, proviamoci, allontaniamo da noi le persone a cui non interessano questi discorsi.
Ora nel tempo della Pasqua salviamo un bambino e l’Amore ci salverà. Consiglio le adozioni a distanza di Italia Solidale. Ecco di cosa mi interessa parlare, di Vita, altro che di corruzione! L’amore ci dà speranza e innalza le difese immunitarie.
Papa Francesco ha pregato per i giornalisti, perché la gente non rimanga isolata in questo tempo di chiusura. Questo è lo spirito con cui facciamo informazione, l’amore per le persone, per la vita, per la verità.
Questo è lo spirito con cui porto avanti questo durissimo lavoro di editore e spero che chi collabora con me lo comprenda e lo condivida sempre più. Con Stefano, il mio socio e direttore delle testate, abbiamo messo su un team formidabile, di persone vere, giovani soprattutto. Scelte non tanto per quello che già sapevano fare, ma per l’atteggiamento positivo e generoso che hanno dimostrato.
Molti sono diventati veri professionisti, altri autentici fuoriclasse, ma soprattutto si impegnano per essere e rimanere persone sane. Questo mi da speranza per questa testata giornalistica e per l’Italia intera.