Verifiche da parte del Nas, nucleo antisofisticazione e sanità dei Carabinieri, presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane, quali le residenze assistenziali assistite (R.S.A.) e le case di riposo. Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato da Nord a Sud l’intero territorio nazionale, predisposta d’intesa con il Ministero della Salute, sono state ispezionate 536 attività socio-sanitarie ed assistenziali di tutta Italia anche in periodi serali e notturni durante i quali si possono riscontrare riduzioni del numero di operatori.
RSA E CASE DI RIPOSO: LE VIOLAZIONI IN ITALIA
Nel corso delle verifiche sono state individuate 107 strutture irregolari, tra RSA, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari al 20%, sanzionando 52 persone per violazioni penali e 87 per illeciti amministrativi, per complessivi 80 mila euro, riconducibili a carenze igieniche e strutturali, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, inosservanza delle misure anti-COVID, presenza di personale non qualificato e privo della prevista vaccinazione. Proprio in relazione alla tutela degli ospiti dal possibile contagio, i NAS hanno contestato 42 violazioni dovute al mancato possesso del green pass e della vaccinazione da parte dei dipendenti delle strutture ricettive, sia personale medico che infermieristico e assistenziale, alle quali si aggiungono ulteriori 16 sanzioni per mancato uso di dispositivi medici protettivi, assenza di cartellonistica informativa e omessa valutazione del rischio epidemiologico da COVID-19. È stata, inoltre, disposta la chiusura di 3 strutture ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio.
ROMA, A LAVORO SENZA GREEN PASS
Durante un controllo ispettivo presso una casa di riposo di Roma sono stati sanzionati una operatrice socio-sanitaria per aver svolto l’attività lavorativa sebbene priva del “green pass” e la legale responsabile della struttura per aver omesso di verificarne il regolare possesso.