Anche Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi, spinge per la chiusura del campo nomadi di Castel Romano. La consigliera regionale Marietta Tidei e il deputato Luciano Nobili hanno diramato un comunicato stampa nel quale, partendo dal clamore mediatico suscitato in queste settimane dai continui roghi che si alzano dall’interno del campo, chiedono un’azione immediata per la chiusura dell’insediamento al confine tra i comuni di Roma e Pomezia.
«Il servizio delle Iene andato in onda questa settimana sulla situazione esplosiva del campo nomadi di Castel Romano, tra Pomezia e Roma, accende ancora una volta i riflettori su una vicenda che va affrontata di petto da tutte le istituzioni: Comune di Roma, Regione Lazio, Ente Roma Natura, Asl. La situazione di degrado, l’emergenza sanitaria presente all’interno del campo, i roghi tossici che mettono a rischio la salute dei residenti dell’area e delle zone limitrofe impone, da subito, un’azione per chiudere un’esperienza che da provvisoria e’ diventata definitiva di fatto. Bene ha fatto la Asl Roma 2 in questi giorni, nel disinteresse totale della Sindaca Raggi, a chiederne l’immediata chiusura per le condizioni igieniche e sanitarie. Non è possibile tollerare una situazione di questo tipo e che mette a rischio la vita delle 500 persone, tra cui tantissimi bambini, che vivono all’interno dell’area”.
“Martedì scorso in commissione Ambiente del Consiglio regionale è stato licenziato il nuovo Piano di Assetto del parco di Decima Malafede – aggiungono gli esponenti di Italia Viva – Sarebbe surreale approvare, dopo vent’anni di attesa, un Piano di Assetto della riserva naturale con al suo interno una bomba sociale e sanitaria come quella del villaggio attrezzato di Castel Romano. Per questo, già dalle prossime ore, chiederemo al Consiglio regionale e al Parlamento di occuparsene coinvolgendo necessariamente anche la commissione parlamentare d’inchiesta su Ecomafie e ciclo dei rifiuti”.