Liberarsi dai pregiudizi per seguire le proprie passioni e il proprio talento. La storia raccontata nello spettacolo “MARADONNA, la CalciAttrice” rappresenta un attacco verso gli stereotipi di genere che vengono stampati addosso alle persone e limitano la loro realizzazione nei settori dove invece sono maggiormente dotate. Nell’opera andata in scena domenica al Teatro del Lido di Ostia la protagonista e autrice dello spettacolo, Lucia Mallardi, ripercorre ironicamente le tappe della propria vita, segnata da due grandi talenti in campi molto distanti tra di loro: la recitazione e calcio. Ed è proprio nel rettangolo di gioco che l’interprete del monologo proverà a cimentarsi a livello professionale dopo aver conseguito il diploma. Nonostante il fatto che una ragazza brava con il pallone tra i piedi non goda dell’approvazione sociale, ma anzi sia spesso stigmatizzata. Lucia comincerà a giocare prima in Italia con una piccola squadra abruzzese, arrivando in poco tempo a indossare la maglia della Lazio in serie A. Poi si trasferirà in Germania dove calcherà i campi di gioco delle serie minori, senza però riuscire ad arrivare ai massimi livelli. Finita l’esperienza nel settore sportivo la “calciattrice” continuerà ad esibirsi con il pallone divenendo una freestyler che girerà per il mondo e tornerà infine in Italia per cimentari in un’altra sua grande passione: la recitazione. Lo spettacolo, caratterizzato da una notevole originalità, scorre in modo leggero e ironico. L’attrice riesce a portare e tenere insieme armonicamente nell’opera elementi molto diversi tra loro come sport e recitazione.
Marco Orlando
17/01/2022