«Il servizio delle Iene andato in onda questa settimana sulla situazione esplosiva del campo nomadi di Castel Romano, tra Pomezia e Roma, accende ancora una volta i riflettori su una vicenda che va affrontata di petto da tutte le istituzioni: Comune di Roma, Regione Lazio, Ente Roma Natura, Asl. La situazione di degrado, l’emergenza sanitaria presente all’interno del campo, i roghi tossici che mettono a rischio la salute dei residenti dell’area e delle zone limitrofe impone, da subito, un’azione per chiudere un’esperienza che da provvisoria e’ diventata definitiva di fatto. Bene ha fatto la Asl Roma 2 in questi giorni, nel disinteresse totale della Sindaca Raggi, a chiederne l’immediata chiusura per le condizioni igieniche e sanitarie. Non è possibile tollerare una situazione di questo tipo e che mette a rischio la vita delle 500 persone, tra cui tantissimi bambini, che vivono all’interno dell’area”.
“Martedì scorso in commissione Ambiente del Consiglio regionale è stato licenziato il nuovo Piano di Assetto del parco di Decima Malafede – aggiungono gli esponenti di Italia Viva – Sarebbe surreale approvare, dopo vent’anni di attesa, un Piano di Assetto della riserva naturale con al suo interno una bomba sociale e sanitaria come quella del villaggio attrezzato di Castel Romano. Per questo, già dalle prossime ore, chiederemo al Consiglio regionale e al Parlamento di occuparsene coinvolgendo necessariamente anche la commissione parlamentare d’inchiesta su Ecomafie e ciclo dei rifiuti”.