A imbattersi nella rete dei controlli predisposta, nell’ambito dell’operazione ribattezzata “Rebus”, nello scalo aeroportuale capitolino disinvolti “corrieri” che hanno utilizzato gli espedienti più fantasiosi per nascondere lo stupefacente che cercavano di introdurre in Italia. Un cittadino dominicano, proveniente dalla Spagna, aveva nascosto oltre 3 kg di cocaina purissima in flaconi contenenti apparentemente cosmetici destinati, a suo dire, alla cura dei capelli, mentre il titolare di un salone di bellezza di origine pakistana, dichiaratosi parrucchiere di alta moda, aveva nascosto nel proprio bagaglio 6 kg di eroina. Per superare indenne i controlli, un italiano proveniente da San Paolo del Brasile aveva pensato bene di modificare la confezione che conteneva un’idro-pulitrice per sistemare al suo interno circa 3 kg di cocaina; un altro connazionale aveva ricavato un doppio-fondo nel proprio bagaglio da stiva per occultarvi più di 10 kg di eroina.
Sono, invece, sei gli “ovulatori” individuati dalle Fiamme gialle del Gruppo di Fiumicino, unitamente al personale del Servizio di Vigilanza Antifrode dell’Agenzia delle Dogane, tra cui un nigeriano proveniente dall’Uganda che, condotto all’ospedale Grassi di Ostia e sottoposto ad esame radiografico, è risultato aver ingoiato 49 ovuli contenenti oltre un chilogrammo di eroina, di cui uno estratto a seguito di un delicato intervento chirurgico.
L’ingente quantitativo di droga sequestrato, considerato il suo grado di purezza, avrebbe consentito di ricavare oltre un milione di dosi, fruttando alle organizzazioni criminali ricavi che si aggirano sui 18 milioni di euro.