Verdone ha accettato l’invito del presidente del III Municipio Giovanni Caudo e dell’assessore municipale alla cultura Cristian Raimo. Invitato anche Renato Scarpa, ‘Sergio’, nella scena fatidica. La folla di cittadini ha letteralmente coperto di applausi e fotografie Carlo Verdone, che ha accettato la targa commemorativa consegnata dal municipio. «Questa targa la dedico a tutti voi, a questo quartiere, – ha detto Verdone- quella scena girata qui ha avuto tanta poesia. Perché oltre che risate c’era poesia, un pizzico di malinconia e anche molta follia. Ve lo dedico con tutto il cuore».
Il famoso palo della morte, quaranta anni dopo non c’è più, eppure lì da anni un gruppo di fan, riuniti su Facebook, continuano a darsi appuntamento a ferragosto, ricordando il film. Verdone e Scarpa, dopo l’incontro con i cittadini, si sono spostati nel punto esatto del film per scoprire una targa commemorativa che sarà fissa, in cima a via Giovanni Conti.
«Quando io ho girato qui – ha detto Carlo Verdone – non c’era niente, tutti i palazzi erano in costruzione, sembrava una scena di Mamma Roma di Pasolini. Oggi le periferie sono cambiate, delle cose sicuramente sono migliorate, è difficile trovare scorci che diano quelle emozioni. Oggi non sarebbe possibile ripetere ‘Un sacco bello’, è cambiata la storia. Oggi Enzo va a Ibizia con altri cento tutti uguali a lui, stessi tatuaggi e stessi capelli».