«Evitateci di mettere a rischio la nostra gente! Riaprite il Punto nascita senza che le nostre donne debbano migrare per partorire e dateci modo di fare le terapie ai malati di tumore qui da noi». Mentre l’Italia intera è in quarantena, c’è una comunità costretta a muoversi esponendosi al rischio di contagiarsi. Ed è una comunità – caso forse più unico che raro – finora rimasta con zero casi di coronavirus Sars-Cov2. Parliamo dell’isola di Pantelleria, terra d’origine di moltissime persone da decenni stabilitesi tra Latina, Anzio, Aprilia, Anzio, Nettuno ma anche a Roma.
«Chiedo a tutti gli amici che vivono nella zona del Caffè di starci vicino e di scrivere magari all’Assessore regionale della Sicilia Ruggero Razza, che a noi non risponde, e di far girare anche il vostro articolo (LEGGI QUI)». È l’appello lanciato dal Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, che sta facendo lo sciopero della fame dopo che la Regione siciliana ha chiuso in piena pandemia coronavirus il punto nascita sull’isola.
Una scelta già di per sé infelice, visto che Pantelleria si trova a 150 chilometri dalla terraferma e dover fare un viaggio del genere significa disturbare la gravidanza e il parto stesso che invece merita la massima serenità, anche in termini logistici. Lo spiegano le evidenze scientifiche e le linee guida internazionali, ma basterebbe il buon senso a capirlo.
Ma a rendere scellerata la chiusura della Maternità sull’isola è il fatto che i circa 7.600 abitanti finora non hanno registrato nemmeno un contagio da coronavirus Sars-Cov2. Costringere le gestanti a migrare verso gli ospedali di Trapani o altri centri significa fare il contrario di tutto quello che finora hanno detto autorità, scienziati e medici: «Restate a casa».
«La struttura chiusa – sottolinea il Sindaco di Pantelleria che abbiamo raggiunto telefonicamente – vanta apparecchiature all’avanguardia e nuovissime, comprate qualche anno fa e che molti altri centri non hanno. Tali tecnologie darebbero sicurezza anche per i parti in casa, che a determinate condizioni sono sicuri». Il reparto avrebbe anche il personale pronto ad operare… «Stiamo preparando il gemellaggio con Aprilia – conclude il Sindaco pantesco -, ma il coronavirus ci ha fermati per ora, ma lo faremo. Intanto, stateci vicini e provate a far sentire la vostra voce alle nostra autorità regionali. Grazie di cuore».