Sembra concludersi positivamente la vicenda dei rifiuti ingombranti presenti in un’area esterna alla scuola Rosmini, nel quartiere di Val Cannuta. Nei giorni scorsi i genitori degli studenti, attraverso gli organi di informazione, avevano denunciato lo stato di abbandono e di insicurezza dell’area adiacente la scuola dove sono presenti alcuni arredi in disuso e altri materiali. Dopo la denuncia è arrivata la risposta dell’AMA. “Per la rimozione di questi materiali è necessaria l’attivazione di un servizio mirato che non rientra, come noto, nel perimetro delle attività coperte dalla Tariffa Rifiuti”, ha spiegato l’Amministratore Unico di Ama, Stefano Zaghis, “Ho personalmente contattato il professor Giuseppe Fusacchia, preside dell’istituto Rosmini assicurando la completa disponibilità dei nostri tecnici territoriali a effettuare un sopralluogo presso i locali scolastici in modo da far attivare da parte dell’istituto la procedura prevista in questi casi, con relativo preventivo di spesa, e programmare la rimozione dei materiali nel minor tempo possibile”.
Il Consiglio del XIII boccia la risoluzione ad hoc
Sulla vicenda però c’è stata nel corso del consiglio municipale del XIII municipio la bocciatura, a opera della maggioranza penta stellata, di una risoluzione ad hoc per lo smaltimento degli arredi in disuso nella scuola Rosmini a firma di Arianna Ugolini di Italia Viva e portata dalle opposizioni. “Sono mesi che gli arredi in disuso e altri materiali giacciono nel parcheggio della scuola”, ha spiegato la consigliera Ugolini, “una criticità che non riguarda solo la scuola Rosmini ma tutte le scuole del Municipio dove gli arredi in disuso non vengono più ritirati. Alcuni Municipi hanno avviato dei protocolli con AMA per lo smaltimento. Con la risoluzione si chiedeva semplicemente di rimuovere i rifiuti eppure la maggioranza ha bocciato l’atto sostenendo che se ne stanno occupando. Non si capisce bene come visto che da mesi la situazione è invariata”. Bocciato anche l’atto, sempre di Italia Viva, per fornire di una lavatrice il nido d’infanzia I Cuccioli di Via Silveri. Da ottobre il nido ha la lavatrice rotta e un messo del Municipio porta la biancheria in macchina presso un nido vicino per lavarla e riportarla poi pulita a Silveri. “Anche qui – prosegue Ugolini – commenti assurdi. Se la biancheria è pulita, non c’è disservizio e quindi non vi sono problemi. Il Municipio deve garantire il funzionamento dei nidi: è come chiedere a una qualsiasi famiglia di usare la lavatrice del vicino di casa per lavare i propri panni. Tutto normale. Il disservizio viene fatto passare per la normalità. Mi sono anche sentita rispondere che mi assumo la responsabilità di un atto pleonastico. La responsabilità dell’atto non se l’assume chi lo scrive ma chi lo boccia”.