Il suo ultimo colpo, insieme a due complici, si era verificato ai danni di una donna anziana, la quale, dopo esser stata sottoposta a violenze fisiche, è stata derubata della borsa, dell’orologio e della fede nuziale. La vittima è stata, all’interno del portone della sua abitazione sbattuta a terra e le è stata stretta la gola in una morsa con le mani, al fine di bloccarla per sfilarle gli effetti personali più facilmente.
Sul posto, erano immediatamente intervenuti gli agenti della Polizia di Stato che, dall’esame delle immagini di videosorveglianza di un locale posto nelle vicinanze, hanno iniziato ad investigare per poter risalire all’identificazione dei malviventi. Da lì hanno potuto osservare che 3 soggetti verosimilmente nord africani, nell’ora dell’efferato delitto, stavano fuggendo in direzione di Porta Maggiore.
Il 17 febbraio scorso, gli investigatori del Commissariato Viminale al termine di accurate indagini, hanno proceduto al fermo di W.A., tunisino di 34 anni, ritenuto responsabile di rapina aggravata in concorso con altri due individui rimasti al momento ignoti. Il tunisino, con precedenti di rapine nei confronti di persone anziane, è stato fermato nei pressi della Stazione Termini
L’uomo, visti i gravi e concordanti indizi di colpevolezza, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e, il Tribunale di Roma, in considerazione delle prove raccolte, ha convalidato l’adozione della misura precautelare disponendo nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.