LA VISITA A PIAZZA VITTORIO
Domenica mattina, sempre in coppia con la Meleo, Virginia Raggi, ha effettuato un sopralluogo al cantiere nel giardino di Piazza Vittorio ”per vedere – ha scritto poi su Facebook – come stanno proseguendo i lavori di riqualificazione”. Pensate – ha aggiunto ”che per la prima volta, dopo 20 anni, c’è finalmente un approccio sinergico per la riqualificazione dei giardini: l’assessore Meleo, il nostro Dipartimento lavori pubblici (Simu), la Sovrintendenza capitolina e il Dipartimento tutela ambientale, tutti insieme, stanno seguendo tutte le fasi dalla progettazione alla realizzazione dei lavori”. ”Tutta l’area pavimentata sarà restaurata”, – ha spiegato Raggi -, ”Inoltre, saranno delimitati e valorizzati i percorsi pedonali che saranno inseriti all’interno delle aree verdi, con apposite aree gioco ripensate per i cittadini e per i più piccoli. Tutta l’area verde sarà risistemata, le piante storiche e di pregio saranno conservate e ne saranno piantumate di nuove provenienti da tutto il mondo secondo il carattere multiculturale di questa piazza. Ci saranno anche una nuova illuminazione pubblica e un nuovo sistema di irrigazione. E un nuovo impianto per la raccolta delle acque della pioggia, ora assente. Un progetto che è anche anche un esempio virtuoso di collaborazione con i cittadini e i comitati di quartiere che interagiscono insieme e si confrontano per restituire alla città una dei suoi giardini storici più belli”.
INSORGE IL MUNICIPIO I
A fine visita, però, sono scattate le polemiche di Anna Vincenzoni, assessora all’Ambiente del Municipio Roma I Centro, e dei consiglieri municipali Davide Curcio e Stefania Di Serio. ”Abbiamo seguito con attenzione la favoletta che racconta la sindaca sui Giardini di Piazza Vittorio”, hanno scritto in una nota. ”Peccato che dai verbali del Tavolo Tecnico istituito dall’assessora Meleo, su istanza del Primo Municipio, risulti il fine lavori ad aprile”. Il sindaco però ha annunciato che ad aprile ci sarà una verifica sullo stato dei lavori. ”Qualcuno avrebbe dovuto informare il sindaco che i lavori sarebbero dovuti finire da mesi, che da oltre un anno si attende la pubblicazione della gara per l’assegnazione della casetta Liberty, ritenuta da tutti importante presidio del Giardino, che i comitati e associazioni del Rione denunciano costantemente il fermo dei lavori”. Qualcuno avrebbe dovuto ”informare il sindaco che – conclude la nota – secondo il suo assessore all’Ambiente il giardino, una volta ultimato, dovrebbe essere affidato a un unico operatore del Servizio Giardini. Sindaco, fai una cosa: la prossima volta la storia vera fattela raccontare da noi”.
RAGGI: “MANUTENZIONE DELLE STRADE FERMA DA 20 ANNI”
Ma la sindaca alla ricerca di un mandato bis non si è limitata alle azioni anti-Coronavirus, l’ultima sua trovata punta a scrollare la nomea di immobilismo. Durante la pulizia delle caditoie è spuntata una lattina di Coca Cola del 2000 e la Raggi ha ripreso la palla al balzo per scrivere ai romani su Facebook: ”Vi ricordate che poco tempo fa vi avevo raccontato di una scheda telefonica del 1997 spuntata fuori durante i lavori di pulizia di un tombino nella periferia di Roma? Bene, in via Renato Fucini, nel quadrante nord della città, sono in corso dei lavori per rifare l’asfalto e pulire le caditoie. E cosa è stata ritrovata in una di queste? Una lattina di Coca Cola del 2000. È il simbolo dell’incuria e della totale assenza di manutenzione degli ultimi decenni sui tombini e le caditoie di Roma. Con tutti gli interventi programmati stiamo invertendo la tendenza: abbiamo già investito 1 milione di euro con un appalto specifico che prevede la pulizia delle caditoie”. ”In tutte le strade nuove, poi,” ha concluso, ”oltre alla riqualificazione dell’asfalto c’è un lavoro accurato di verifica e bonifica delle reti idrauliche che sarà utile per prevenire gli allagamenti durante le piogge. Nelle settimane scorse siamo già intervenuti in alcuni punti critici della città per la pulizia delle caditoie e per la costruzione di interi tratti laddove danneggiati o assenti. Il lavoro va avanti”.