Il primo a finire in manette, in ordine di tempo, per il reato di maltrattamenti in famiglia è stato D.S.D., romano di 47 anni. A chiamare la Polizia di Stato l’anziana madre dell’uomo che, per fuggire alle violenze, era uscita sul pianerottolo ed era stata chiusa fuori casa dal figlio. All’arrivo degli agenti del Reparto Volanti, la donna ha raccontato che le minacce e le botte ricevute dal figlio andavano avanti ormai da tempo. Quando i poliziotti sono riusciti a farsi aprire la porta dell’appartamento nel quale i due convivono, alla vista della madre l’uomo ha ricominciato a minacciarla di morte e le si è scagliato contro: prontamente bloccato dagli uomini in divisa, D.S.D. è stato arrestato e portato a Regina Coeli.
Oggetto delle minacce e violenze da parte di E.N.O., 36nne originario di San Salvador, era invece la compagna. Stanca di essere minacciata e picchiata dall’uomo, ex atleta di lotta greco-romana, dopo l’ennesima aggressione scaturita per futili motivi quando lui era rientrato a casa ubriaco, la donna ha chiamato il NUE. Immediatamente sono arrivati i poliziotti del Reparto Volanti e del commissariato San Basilio che lo hanno intercettato, dietro indicazione della vittima affacciata sul balcone, mentre usciva dal portone. E.N.O. ha cercato di fuggire colpendo a calci e pugni gli agenti ma è stato bloccato: maltrattamenti in famiglia, resistenza e lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale i reati di cui dovrà rispondere. L’Autorità Giudiziaria ha disposto che l’arrestato fosse accompagnato a Regina Coeli.