IL PECCATO ORIGINALE: QUEI MUTUI GARANTITI
Lodevole lo spirito dell’iniziativa, nata per recuperare aree degradate, fornire servizi ai cittadini e stimolare la nascita di sana imprenditoria. Ma viziata da un peccato: le banche hanno concesso agli imprenditori-concessionari dei Punti Verdi grosse somme di denaro per costruire gli impianti sportivi, dagli 8 ai 20 milioni di euro ciascuno, con mutui che però non sono stati garantiti dalle fideiussioni degli stessi imprenditori-concessionari, ma dal Comune di Roma. In sostanza, in caso di insolvenza a pagare le rate con tanto di interessi sarebbe il Campidoglio.
DA 66 PUNTI VERDI A 4 Dai 66
Punti Verdi finanziati, al momento in regola ve ne sono solo 4. 20 Punti Verdi sono stati revocati a inizio 2017 dalla Giunta Raggi, alcuni di questi sarebbero stati riassegnati, ma senza procedere ad un bando pubblico. Dal 1995 ad oggi, i Punti Verdi si sono trasformati in un buco nero economico dall’ampiezza di circa mezzo miliardo di €.
LE DOMANDE RIMASTE SENZA RISPOSTA
Lo scorso 29 novembre si è tenuta una seduta della Commissione capitolina ‘Patrimonio’ richiesta dall’opposizione per chiedere una rapida soluzione di tale vicenda, che si trascina da quasi 3 anni. Per la precisione dal 14 febbraio 2017, giorno in cui tutte le forze politiche hanno votato all’unanimità in aula Giulio Cesare un ordine del giorno con cui hanno ordinato alla Giunta Raggi di passare ai raggi X ciascuno dei Punti Verdi in cui si sono verificati problemi e, in tal caso, riassegnare il Punto Verde con un nuovo bando pubblico. Dopo quasi un triennio, di soluzioni in vista non se ne vedono. Le domande rivolte da alcuni politici in Commissione – principalmente Giulio Pelonzi (capogruppo PD) e Svetlana Celli (centro sinistra) – sono state molte: che fine hanno fatto le 12 concessioni dei Punti Verdi da voi revocate nel 2017? Le avete riassegnate con bando pubblico? Le altre decine di concessioni relative ai Punti Verdi abbandonati verranno da voi riassegnate con un bando pubblico come richiesto dall’Autorità Anticorruzione? Siete pronti ad affrontare l’aula Giulio Cesare entro gennaio ed a rispondere di quanto vi è stato richiesto all’unanimità dal Consiglio con l’ordine del giorno n.63 del 14 febbraio 2017? Nessuno le ha risposto.
CITTADINI E IMPRENDITORI ALL’ATTACCO
Anche Orlando Galimberti, presidente dell’Associazione Punti Verdi, due imprenditori in regola, Carlo Sbrenna e Alessio Zucaro, e vari cittadini e comitati di quartiere hanno invocato una rapida soluzione del problema. “Sarebbe mentire – ha sostenuto Francesco Ardu, presidente della Commissione capitolina ‘Patrimonio’ – dire che abbiamo una soluzione per tutti i Punti Verdi (…) ma è importante stabilire una prassi, una procedura, da applicare sistematicamente a tutti i Punti Verdi Qualità”. La Giunta Raggi riuscirà ad uscire dall’impasse? Sia in caso negativo che positivo, entro gennaio lo sapremo. Nel frattempo abbiamo inviato di nuovo le nostre domande a sindaca e assessori Montuori e Vivarelli.