“IL LAVORO DI RISANAMENTO NON PORTA GRANDI VOTI”
In questo momento difficile – data la stretta della Regione sui rifiuti – Virginia Raggi ha riguadagnato comunque la piena fiducia del partito. Vedi, oltre al blog lanciato a suo sostegno da Grillo (“cosefatte.it”), la difesa a spada tratta del suo mandato fatta in Tv dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Virginia Raggi non mi ha mai chiesto di derogare al secondo mandato”, ha ribadito il ministro per poi aggiungere: “Il lavoro che sta facendo nel Comune di Roma è un lavoro di risanamento che magari non porta grandi voti ma porta un’occasione per mettere a posto il bilancio e spendere i soldi bene per i servizi dei cittadini”. Mai in discussione il rapporto con Casaleggio junior, così si sussurra in Campidoglio.
LEMMETTI IN BILICO
La sindaca intanto pare stia meditando come superare l’ossoduro che con la sua intransigenza le ha rubato visibilità e portato pure qualche grana di troppo, Gianni Lemmetti. L’assessore al bilancio e alle partecipate sembra sempre più in bilico. Primo segnale: il nuovo amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis, ha nominato come consulente Enrico Laghi. Commissario di Alitalia, Laghi è uno dei professionisti a cui l’ex presidente della municipalizzata Lorenzo Bagnacani aveva chiesto un parere (contrario alle convinzioni di Lemmetti) sugli ormai famosi 18 milioni di crediti (per i servizi cimiteriali) che il Campidoglio, su spinta di Lemmetti, non vuole riconoscere ad Ama facendo saltare il bilancio.
I BILANCI AMA 2017 E 2018
Unica consolazione per Lemmetti: le pressioni sui vertici dell’Ama e sul dipartimento Ambiente per portare alla mancata approvazione del bilancio 2017 della municipalizzata imponendo il non riconoscimento dei 18 milioni (scoop di questa estate de Il Caffè), non avrebbero comportato un tentativo di concussione per la procura. Gli stessi sostituti procuratori Luigia Spinelli e Claudia Terracina che avevano ipotizzato il reato a carico di Franco Giampaoletti, direttore generale del Campidoglio, Luigi Botteghi, ex ragioniere generale, e Giuseppe Labarile, funzionario addetto alle partecipate, hanno firmato una richiesta di archiviazione. La stessa avanzata per il potente assessore al Bilancio Lemmetti, anche lui, in seconda battuta, finito iscritto nello stesso procedimento. Una chiusura d’inchiesta, però, non scontata, considerato che ora si trova al vaglio del giudice per l’indagine preliminare. Mentre resta aperto il procedimento davanti alla Corte dei Conti per il relativo danno erariale.
SFURIATE A PORTE CHIUSE
Insomma, al di là degli andamenti di rivoli giudiziari, secondo le voci sempre più ricorrenti tra l’assessore e la sindaca l’intesa non sembra essere più quella di un tempo. Si parla di sfuriate a porte chiuse tra i due. E si commentano intercettazioni indicative sui temi caldi. Nella richiesta di archiviazione su cui deve pronunciarsi il Gip, spunta una chiamata tra Lemmetti e il dg Giampaoletti che al massimo della tensione per la storia dei bilanci Ama, i due parlano della prima cittadina come “una maestrina con la penna rossa”. Un’immagine che potrebbe incrinare una volta di più i rapporti tra Lemmetti e Raggi. Quelli con parte dei consiglieri e con i minisindaci – riporta Lorenzo D’Albergo su La Repubblica – sono andati a farsi benedire con l’adozione del nuovo software per la gestione del bilancio che avrebbe comportato ritardi nei pagamenti, procedure lumaca, Municipi nel caos.