Un importante contributo alle indagini è stato anche fornito dalla Polizia di Stato che, nel corso di autonome attività investigative ha intercettato dei colloqui utili tra i soggetti investigati.
In particolare, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino avrebbero dovuto consegnare 15 Kg di marijuana, forniti da un loro sodale 22enne, alla fidanzata di Sacchi, Anastasiya, destinataria dell’obbligo di presentazione alla P.G., ed all’amico della vittima di 24 anni, nonché ad altri co-acquirenti ancora non identificati, per un prezzo pattuito di 70mila euro.
È stato ricostruito che, nelle ore precedenti all’aggressione, dopo aver condiviso il piano criminoso di passare da una compravendita di stupefacenti ad una rapina, il ragazzo 22enne consegnava materialmente a Valerio Del Grosso e Paolo Pirino la pistola, una micidiale calibro 38, utilizzata per uccidere Sacchi. Anziché consegnare agli acquirenti la droga infatti Paolo Pirino colpiva con una mazza da baseball Luca Sacchi e la fidanzata intimandole di consegnare lo zaino con i soldi; vedendo le resistenze dei due, Valerio Del Grosso esplodeva contro Sacchi un solo colpo di arma da fuoco, da distanza ravvicinata, volutamente in direzione del capo, provocandogli lesioni che lo avrebbero fatto morire alcune ore dopo.
Tutti e cinque i destinatari dell’ordinanza che dispone misure cautelari firmata dal Gip rispondono di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ossia il ragazzo 22 enne come fornitore, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino come incaricati della trattativa e della consegna di 15 kg di marijuana di buona qualità, evidentemente destinati alla vendita, all’amico 24 enne della vittima, alla fidanzata della vittima, nonché ad altri co-acquirenti, denunciati per aver iniziato uno scambio dell’ingente quantità di soldi e droga.
Nella circostanza, lo stupefacente era già stato confezionato in balle e Anastasiya, destinataria della misura dell’obbligo di presentazione alla P.G,. aveva già pronto il denaro nello zaino, 70mila euro, che aveva mostrato ad un emissario di Valerio Del Grosso, ma la cessione non si realizzava perché i fornitori, pur raggiunto l’accordo, decidevano di rapinare gli acquirenti della grossa somma senza consegnare la droga.