Sblocca Roma e Cosefatte.it. Virginia Raggi porta a casa due rimonte in settimana. E se il blog che le ha lanciato Beppe Grillo è un gioco promozionale che elenca 214 progetti realizzati nei tre anni sullo scranno del Campidoglio (saltando di plano i temi bollenti di rifiuti e stadio), in vista dell’incarico bis, lo Sblocca Roma si potrebbe rivelare davvero un regalo per la città. Almeno leggendo i numeri. Il progetto di bilancio appena varato dalla Giunta, infatti, prevede un miliardo e duecento milioni di investimenti in tre anni. “I primi effetti antisperperi”, secondo la sindaca e il suo braccio destro, l’assessore in materia Gianni Lemmetti. Una bocca d’ossigeno per le periferie e manutenzioni. Per i Municipi previsti 310 milioni. Altri 500 milioni per il sociale e la crescita.
5 MILIARDI DI EURO
Il progetto di Bilancio di previsione 2020-2022 di Roma Capitale ora verrà sottoposto alla discussione dell’Assemblea Capitolina per l’approvazione. “Il provvedimento”, spiegano in Campidoglio, “prevede una spesa corrente per l’anno 2020 di oltre 5 miliardi di euro, in aumento di 180 milioni rispetto al previsionale del 2018. La spesa per investimenti e per opere pubbliche nei prossimi tre anni si attesta invece a 1 miliardo e 214 milioni di euro, di cui circa 310 milioni solo ai Municipi”.
CONTI IN REGOLA
Lo “Sblocca Roma 2020”, promette la sindaca, “è l’ulteriore importante tappa di un percorso che abbiamo iniziato tre anni fa e che ha riportato a Roma la legalità, grazie al rispetto delle scadenze, alla programmazione della spesa e alla sostenibilità degli investimenti”. “I romani”, continua la Raggi, “non sentono più parlare di ‘conti in rosso’, come quelli che abbiamo ereditato dal passato. Il Piano di stanziamenti e investimenti verrà ora sottoposto al parere dei Municipi e poi agli organi dell’Assemblea Capitolina.
L’AIUTO DEL MINISTRO DELL’INTERNO
A dare manforte alla sindaca e a Roma anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese con l’invio in città 250 uomini che pattuglieranno 28 piazze dello spaccio e delle movida a rischio. Non una soluzione sociale, ma di emergenza per far fronte al tema sicurezza.