Continuano dal Direttivo Nazionale ULS ” il budget per le prestazioni richieste alle strutture sanitarie di diritto privato del SSN è bloccato dal vincolo economico posto nel 2012 dal Decreto Balduzzi, norma restrittiva ma che comunque non ha impedito di fare ingenti profitti ai gruppi privati della Sanità accreditata. Guadagni confermati da uno studio R&S Mediobanca del 2016 che auspichiamo presente sui tavoli del rinnovo insieme ai bilanci dei maggiori gruppi ospedalieri privati italiani”
D’Amato e Gentile commentano: “Fermo restando il diritto sacrosanto di tutti i Lavoratori del comparto della Sanità privata ad un salario adeguato a quello dei colleghi della sanità pubblica unitamente all’aumento dei diritti sul posto di lavoro al pari del pubblico, i protagonisti istituzionali di questa trattativa avranno la responsabilità di valutare le conseguenze di una scelta politica rimodernata che vedrebbe rivolgere parte dei già esigui fondi destinati ad un Servizio Sanitario Nazionale sempre più depotenziato e a rischio privatizzazione ad imprenditori privati che, a suon di fatturati ingenti e attivi di bilancio, vorrebbero interventi di partecipazione economica dalle casse pubbliche per adeguare gli stipendi dei propri dipendenti.”