NESSUNA CONGIURA ANTI-RAGGI, MA…
Nessuno dei presenti, probabilmente, sta pensando ad una congiura contro la sindaca. Ma, certo, il disappunto di tutti gli amministratori e politici per le vie e piazze di Roma “ridotte a discarica a cielo aperto”- così hanno sostenuto alcuni amministratori – è emerso in modo inequivocabile. A maggior ragione visto che la Giunta Raggi è ormai in sella da 3 anni e mezzo e che tra soli 15 mesi si tornerà a votare per le prossime amministrative.
CLIMA DA RESA DEI CONTI
Alcuni membri della commissione sono rimasti di stucco quando si è sparsa la voce che la sindaca Raggi, l’assessore Gianni Lemmetti e li capo di Ama Stefano Zaghis (neo Amministratore Unico) non si sarebbero presentati in commissione Ambiente, nonostante convocati per tempo. Al loro posto, la sindaca ha inviato tre ‘semplici’ ingegneri, che hanno interpretato a pennello il ruolo dei perfetti parafulmine: Caterina Grieco, Fabrizio D’Ippolito e Andrea Viglietta.
DIACO: “SERVONO SUBITO RISORSE”
Il presidente Diaco, certo, ha lasciato poco all’immaginazione: “I mezzi di Ama per la spazzatura delle strade sono vecchi di 15 anni, il personale è poco e spesso non abile. Con il servizio di pulizia, ad oggi, non ci siamo. Servono più risorse, sia per aumentare e migliorare lo spazzamento meccanico, ma anche per implementare lo spazzamento manuale. Facciamo tante, troppe chiacchiere, ma non si arriva mai a dama. A dama, certo, ci deve arrivare Ama. Ma da qui al prossimo anno e mezzo ci dovrà arrivare per forza perché altrimenti – ha concluso – non vedremo la luce”.
“IL CONTRATTO DI SERVIZIO NON VIENE RISPETTATO”
“Il contratto di servizio che regola la pulizia della città – ha aggiunto la consigliera Svetlana Celli (centro-sinistra) – non viene rispettato. La situazione è fuori controllo. L’Ama non è in grado di pubblicare sul sito internet i turni di spazzamento, figuriamoci – ha chiosato – di pulire per davvero le strade e piazze di Roma”. A metà ottobre la Celli ha depositato una interrogazione in Consiglio sostenendo di voler “conoscere i motivi per i quali in sede di stipula del contratto di servizio tra il Comune e l’Ama non si sia tenuto conto delle linee guida fissate” da una delibera di Giunta del 2015, approvata durante l’era Marino, che prevedeva parametri di pulizia della città molto stringenti. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la consigliera Alessandra Agnello (M5s): “Zone centrali e storiche di Roma non vengono pulite e spazzate a dovere: ma che state facendo? C’è una situazione vomitevole dove abito, in zona Eur. Ma chi controlla che gli spazzamenti vengano eseguiti? Io non vedo qualcuno che pulisce e spazza sotto casa da mesi. I cittadini – ha concluso – vedono le strade zozze e questo non va bene, in che lingua ve lo dobbiamo dire?”.
AMA E COMUNE PROVANO A SALVARE IL SALVABILE
Ha provato a salvare il salvabile Laura D’Aprile, responsabile della Direzione Rifiuti Risanamenti e Inquinamenti della Capitale. “Siamo consapevoli del ritardo – ha sostenuto con un filo di voce la dirigente – Ama dovrà rispondere”. L’ingegner Andrea Viglietta di Ama ha affermato, in soldoni, che entro l’inizio del 2020 i turni di spazzamento di Ama dovrebbe cominciare ad essere pubblicati sul sito internet, per permettere ai cittadini di controllare che gli spazzamenti vengano davvero eseguiti, ma gradualmente e solo per alcuni municipi. Nel corso dei primi mesi del 2020, la situazione dovrebbe essere estesa e generalizzata su tutta Roma.
STRADE PULITE? MISSION IMPOSSIBLE
Raggiungere l’obiettivo di ripulire Roma, per Ama, sarà molto difficile se non addirittura impossibile. Non solo perché la città di Roma è obiettivamente molto estesa, ma soprattutto per via della difficile situazione economica in cui langue la partecipata comunale, senza un centesimo in cassa. Tornano alla mente le recenti dichiarazioni rilasciate a il Caffè di Roma dell’ex assessore ai rifiuti della Giunta Raggi, Pinuccia Montanari, e dall’ex Amministratore Delegato di Ama, Paolo Longoni, che avevano previsto con ampio anticipo questa situazione e chiesto alla Raggi di prendere provvedimenti: sono stati entrambi ‘dimissionati’. Intanto, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno avviato una indagine su alcuni dirigenti Ama per la mancata raccolta dei rifiuti in strada a Roma di giugno. L’Ama – in una nota stampa – sostiene che il presunto reato è stato derubricato ad ammenda, ammenda già pagata.