La creazione è stata svelata la notte del 28 ottobre, proprio nei pressi dell’Agenzia della Cybersicurezza Nazionale, luogo emblematico in relazione ai recenti scandali di violazione della privacy.
Il grido di protesta della Street Art
Laika, con la sua opera, lancia un grido d’allerta sulla precarietà della democrazia nel nostro Paese, affermando: “La democrazia è da troppo tempo in pericolo.
Questa inchiesta è l’ennesimo strafalcione di un governo che si fregia di inutili patriottismi ma che poi non riesce nemmeno a prendersi cura della sicurezza e della privacy dei propri cittadini”.
La pratica di dossieraggio abusivo, infatti, non è solo una minaccia alla privacy, ma un attacco diretto ai fondamenti democratici.
“Un gruppo di imprenditori e ex poliziotti si infiltra nelle vite altrui, ha raccolto dati sensibili da rivendere o utilizzare come strumenti di ricatto” conclude l’artista.
L’opera ritrae un hacker intento a spiare il Paese attraverso il suo computer, con l’Italia sullo sfondo.
Un chiaro riferimento allo scandalo che ha coinvolto la ‘Squadra Fiore’ e la società Equalize, accusate di gravi violazioni alla privacy.
Il titolo dell’opera trae ispirazione dal film di Florian Henckel von Donnersmarck, vincitore del Premio Oscar come Miglior Film Straniero, che esplora il tema dello spionaggio ai tempi della DDR.
La sicurezza è vulnerabile
La creazione di Laika non è solo un’opera d’arte, ma un manifesto contro la crescente invasione nella vita privata dei cittadini.
In un’epoca in cui la sicurezza e la privacy sembrano concetti sempre più vulnerabili, l’artista ci invita a riflettere sull’importanza di tutelare i diritti fondamentali.
“Le vite degli altri” di Laika non solo evidenzia il rischio rappresentato dalla violazione della privacy, ma serve anche da stimolo per una maggiore consapevolezza e difesa della democrazia nel nostro Paese.
Il tema è pù che mai attuale alla luce degli scandali emersi recentemente.
Chi è Laika, la street artist con la maschera
Laika è una street artist italiana conosciuta per le sue opere incisive e provocatorie, che affrontano temi sociali e politici. Nata a Roma, la sua arte si distingue per l’uso di stencil e murales, capaci di comunicare messaggi potenti in spazi pubblici.
Laika che si nasconde dietro a una maschera, è diventata una figura di spicco nel panorama della street art.
La sua arte ha contribuito a dare voce a questioni come la libertà di espressione, la giustizia sociale e la tutela dei diritti umani.
Le sue opere sono spesso ispirate a eventi attuali, e non sono solo una forma di espressione creativa, ma anche uno strumento di denuncia e riflessione.
L’opera “Le vite degli altri” è stata realizzata in risposta agli scandali legati alla privacy.
Tra le sue creazioni troviamo anche il ritratto di Rosa Parks, il murales Feminist, opere contro la guerra e riferimenti alla cultura pop.
La protesta dell’arte
La street art è emersa negli ultimi anni come una forma potente di protesta e comunicazione per le nuove generazioni.
Gli artisti, spesso giovani e impegnati, utilizzano gli spazi urbani per esprimere il loro dissenso e sensibilizzare il pubblico su temi sociali, politici e ambientali.
Attraverso murales e installazioni, la street art riesce a raggiungere un pubblico più ampio, superando le barriere tradizionali dell’arte e della politica.
In un contesto in cui i media possono censurare o limitare certe narrazioni, la street art rimane una piattaforma accessibile per manifestare le preoccupazioni e le aspirazioni delle nuove generazioni.
La sua capacità di coinvolgere e stimolare al dibattito, rende questa forma d’arte un elemento cruciale per la mobilitazione sociale e il cambiamento culturale.
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