“Forse sarà stata nostra distrazione o scarsa comunicazione istituzionale – dichiara in una nota stamap Alessandro Cochi, delegato Sport della federazione romana di FdI del X municipio – vorremmo però’ stare sereni e sicuri sul futuro di uno dei non pochi gioielli sportivi capitolini, per anni una delle tre case dell’atletica leggera di proprietà di Roma Capitale in regime di concessione proprio alla Federazione competente diretta emanazione del Coni. Le altre due sono Caracalla e lo stadio delle Aquile all’Acqua Acetosa. Abbiamo visto l’assessore capitolino competente, Onorato, non troppo tempo fa, parlarci proprio sul luogo durante un sopralluogo quasi di impeto di voler vedere chiaro su dei lavori fatti, soprattutto in base alla congruità e ai collaudi superati. Veniamo a sapere per vie ufficiose, e questo non e’ mai un bene, di consegne dell’impianto da parte dei vincitori di uno dei rarissimi bandi fatti dai 5 Stelle proprio in queste ore. Si viene altresì a sapere non dalle fonti ufficiali di un ricorso al Consiglio di Stato pronto ad esprimersi da parte di un’altra coalizione sportiva a strettissimo giro. Vediamo come inizio di mandato divisioni tra lo stesso assessorato, Commissione Soort e direzione del dipartimento di Via Capitan Bavastro oltre che sembrerebbe idee diverse dal Municipio X. Qualcuno ci tranquillizzi, non vorremmo vedere il famoso impianto un tempo anche tempio per così dire del calcio con l’Ostiamare terza o quarta forza del football nostrano, che ospitava d’estate la Roma e la Lazio calcio, pur se ben ricordiamo, impianto nato per la regina delle discipline come ben sanno gli atleti delle Fiamme Gialle delle vicine caserme di appartenenza. I tristi monumenti dello Stadio Flaminio, del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano, Campo Testaccio e città del rugby o palazzetti mai sorti sono lì a ricordarci di ben vigilare affinché non accadano altri scempi”.