Detenuto psichiatrico evade dall’ospedale Pertini: è la seconda volta in un mese

Clamorosa evasione nel tardo pomeriggio di ieri di un detenuto di 24 anni ricoverato nel reparto psichiatria dell’ospedale Pertini di Roma. A darne notizia è il sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe. L’uomo, che era già scappato un’altra volta il mese scorso, è poi stato ritrovato a casa del padre.

La polizia penitenziaria ha intanto colto l’occasione per denunciare la situazione che porta, spesso, a simili episodi a causa del «quotidiano e sistematico ricorso alle visite mediche in ospedali e centri medici fuori dal carcere, con contestuale massiccio impiego di personale di scorta appartenente alla Polizia Penitenziaria, per la diffusa presenza di patologie tra i detenuti. Dal punto di vista sanitario la situazione delle carceri è semplicemente terrificante: secondo recenti studi di settore è stato accertato che almeno una patologia è presente nel 60-80% dei detenuti. Questo significa che almeno due detenuti su tre sono malati. Tra le malattie più frequenti, proprio quelle infettive, che interessano il 48% dei presenti. A seguire i disturbi psichiatrici (32%), le malattie osteoarticolari (17%), quelle cardiovascolari (16%), problemi metabolici (11%) e dermatologici (10%). Questo fa capire ancora di più come e quanto è particolarmente stressante il lavoro in carcere per le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria e dei nuclei traduzioni e piantonamenti che svolgono quotidianamente il servizio con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici». In relazione alla situazione strutturale e sistemica delle carceri italiane, il SAPPE auspica l’intervento del Presidente del Consiglio Mario Draghi.