L’Arma contro la “mafia di Montespaccato”: beni sequestrati a un prestanome

È contro quella che i carabinieri di Roma definiscono “mafia di Montespaccato” l’operazione avviata questa mattina dal Nucleo investigativo dell’Arma capitolina, con l’esecuzione di un provvedimento di sequestro anticipato dei beni, finalizzato alla confisca, emesso dal Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. A essere colpito dal sequestro è Marco C., che secondo gli inquirenti sarebbe un prestanome di Franco Gambacurta.

“MAFIA DI MONTESPACCATO”: SEQUESTRO DI BENI AL PRESTANOME DEL BOSS

Marco C., più volte condannato per gravi violazioni in materia di stupefacenti ed estorsione, sarebbe associato al gruppo criminale capeggiato da Franco Gambacurta, noto appunto come mafia di Montespaccato, quartiere nel quadrante nord-ovest della Capitale. Il sodalizio è stato sgominato nel 2018 con l’operazione “Hampa Malavita”. Sempre Marco C. sarebbe già stato destinatario di sequestri preventivi nell’ambito di quell’indagine.

QUOTE IN UNA POLISPORTIVA E IN UN CLUB DI MONTESPACCATO

Le indagini patrimoniali nell’ambito dell’inchiesta avevano rivelato che il soggetto, spiegano i carabinieri del Provinciale di Roma, “si fosse prestato a fittizie intestazioni” di quote sociali di una polisportiva e di un club sportivo della zona di Montespaccato.

SEQUESTRANO GIOIELLI, DIAMANTI, ORO E OROLOGI COSTOSI

“Il decreto di sequestro, emesso ai sensi della vigente normativa Antimafia – spiegano i carabinieri – investe due rapporti finanziari, due moto, la somma di € 77.445, già oggetto di sequestro penale operato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, nell’ambito del procedimento penale per l’operazione «Alba Tulipano», nonché svariati gioielli in oro e diamanti, quattro orologi in acciaio/oro e un cronografo in oro e diamanti, realizzati da celebri case orologiaie. In particolare, gli orologi e i gioielli, all’esito di una stima speditiva risultano di ingente valore, ampiamente superiore ai 100mila euro”.