A differenza di quanto suggerito nei giorni scorsi dal consigliere del Ministro della Salute Walter Ricciardi, che aveva parlato di lockdown nazionale immediato come unica soluzione di difesa dalla terza ondata, il governo sembra orientato per zone rosse circoscritte. Nel Lazio, ad esempio, dal 14 febbraio è zona rossa il Comune di Roccagorga, situato in provincia di Latina, dove si è verificato un incremento dei casi e si pensava fosse arrivata la variante inglese. I risultati dello Spallanzani hanno fatto tirare un sospiro di sollievo al Sindaco del piccolo comune, dove per fortuna la variante non è arrivata. Resta, però, l’alto numero di contagi e la zona rossa con le conseguenti limitazioni.
Se il quadro epidemiologico sarà allarmante, il governo dunque inasprirà le zone rosse locali rafforzate nei Comuni, nelle Province o nelle Regioni a seconda dei dati del monitoraggio. Zona rossa equivale a scuole e confini chiusi, così come negozi e attività. È consentito uscire, quindi, solamente per comprovate esigenze da comprovare nella famosa autocertificazione. Questa la linea che, secondo quanto si apprende, il governo intende seguire fino al 5 marzo, data di scadenza dell’attuale Dpcm. Dopo quella data le regole potrebbero cambiare.