DROGA DAL MAROCCO: ECCO COME FACEVANO
È stata smantellata una strutturata gang dedita all’importazione di droga dal Marocco tramite la Spagna, con lo scopo di rifornire le piazze di spaccio della Capitale. L’organizzazione criminale, promossa e diretta da due soggetti di origine calabrese, insieme ad un sodale romano, che si occupava della parte esecutiva e logistica con l’ausilio di un altro uomo, si rivolgeva a un vero e proprio “broker” del narcotraffico spesso in trasferta in Spagna – per gli approvvigionamenti di stupefacente.
I carichi illeciti giungevano in Italia – occultati tra pallet di verdura trasportati da autoarticolati – presso le sedi di due società romane operanti nel settore degli autotrasporti e del commercio di materiali edili, i cui titolari mettevano a disposizione, dietro compenso, spazi e attrezzature per le operazioni di scarico. La droga era poi custodita da altri sodali in vari luoghi che venivano periodicamente cambiati, quali garage e appartamenti in condomini residenziali, nonché nell’abitazione di un incensurato romano con giardino e due cani pitbull a fare la guardia.
OLTRE 500 KG DI DROGA SEQUESTRATA
Durante le investigazioni sono stati arrestati in flagranza 3 soggetti e sequestrati quasi 400 chili di hashish, oltre 120 chili di marijuana e circa 3 chili di cocaina, nonché sofisticate attrezzature necessarie per allestire una serra indoor.
In un’occasione, nel tentativo di disfarsi della sostanza custodita in casa all’atto dell’intervento dei Finanzieri, la marijuana è stata gettata negli scarichi domestici, determinando l’ostruzione delle tubature di un intero palazzo. Dopo qualche ora, l’inquilino dell’appartamento sottostante ha contattato la caserma delle Fiamme Gialle per segnalare che dagli scarichi del proprio bagno fuoriusciva una strana sostanza verdastra.
Inoltre, le informazioni acquisite mediante le intercettazioni e i riscontri operati dalla Guardia Civil spagnola – che ha fornito una preziosa collaborazione durante tutte le fasi investigative – hanno consentito di individuare e arrestare in Spagna, nel mese di marzo 2020, un latitante italiano, successivamente estradato in Italia.
PERCEPIVANO IL REDDITO DI CITTADINANZA
Dagli approfondimenti svolti, infine, è emerso che 4 soggetti – oggi arrestati – percepivano, direttamente o in quanto inclusi nel nucleo familiare dei beneficiari, il “reddito di cittadinanza”, motivo per cui saranno interessati gli uffici dell’I.N.P.S. per la sospensione della misura di sostegno economico.