Con il Lazio zona gialla riaprono al pubblico anche i luoghi della cultura. Nel Lazio hanno riaperto già da ieri Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli, il Museo Archeologico Nazionale di Formia, l’abbazia di Montecassino, la Cappella dell’Annunziata a Cori, il Museo Archeologico Nazionale “G. Carettoni” e l’Area Archeologica di Casinum a Cassino, il Museo Archeologico Nazionale di Palestrina e Santuario della Fortuna Primigenia, il Museo Archeologico Nazionale di Tuscania, la Chiesa di San Pietro e la Chiesa di Santa Maria Maggiore a Tuscania, il Museo archeologico di Vulci a Canino, il comprensorio archeologico e Antiquarium di Minturno, il Monastero di San Benedetto Santo Speco di Subiaco, il Monastero di Santa Scolastica, il Museo delle Navi Romane di Nemi, il Museo Giacomo Manzù di Ardea, il Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz a Viterbo, Palazzo Altieri a Oriolo Romano, Palazzo Farnese a Caprarola e Villa Lante di Bagnaia.
Da oggi 2 febbraio, a Roma aprono di nuovo al pubblico il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il Parco archeologico di Ostia Antica, il Museo Boncompagni Ludovisi, il Museo Andersen e il Museo degli Strumenti Musicali. Mentre nel Lazio riaprono il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, la Necropoli di Monterozzi a Tarquinia, il Museo Archeologico Nazionale e l’Area Archeologica di Sperlonga e Villa Giustiniani di Bassano Romano. Da venerdì 5 febbraio, ogni venerdì, tornerà accessibile l’abbazia greca di San Nilo e annesso museo a Grottaferrata. Dal 7 febbraio, ogni domenica, sarà aperta al pubblico la Basilica Di San Cesareo De Appia, a cura della Curia. Da lunedì 8 febbraio a Roma riapriranno le sedi del Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo, delle Terme di Diocleziano e di Palazzo Altemps. La lista dei luoghi della cultura aperti, in continuo aggiornamento, è consultabile – con orari ed eventuali modalità di visita – sul sito del MiBACT all’indirizzo https://www.beniculturali.it.