Siete i precari della giustizia?
“Guadagnano 98 euro lorde a udienza, massimo 15 al mese, con un carico di 30 fascicoli alla volta. Tra i colleghi, per lo più avvocati applicati nel ruolo di giudici e pm davanti agli uffici del tribunale monocratico o del giudice di pace. Per incompatibilità non possiamo svolgere altre professioni, in particolare nel nostro distretto. La nostra è una protesta nazionale”.
Eppure il vostro lavoro è cruciale nel palazzo di giustizia a Roma.
“A Roma in linea con il dato nazionale il 60 per cento della giustizia è amministrata dalla magistratura onoraria nel suo complesso, quindi got vpo e giudici di pace. Nel penale monocratico la percentuale sale: i viceprocuratori onorari romani, infatti, rappresentano l’accusa nel 97 % delle attività d’udienza e il 100 % nelle convalida di arresto”.
In piazza, però, non vi siete sentiti soli. A mostravi solidarietà magistrati togati di spicco della procura di Roma. A partire dall’aggiunto Paolo Ielo, capo del pool anticorruzione. Ma anche il pm Eugenio Albamonte, ex presidente di Anm, il pm Fabio Santoni. Per finire con l’aggiunto Antonello Racanelli che si è collegato telefonicamente.
“Il loro intervento è stato per noi molto significativo in quanto espressione del giusto riconoscimento del nostro ruolo essenziale nei Tribunali e nelle Procure dove ogni giorno lavoriamo fianco a fianco”.
Dopo la protesta, che vi aspettate?
“Una pronta risposta del Ministro con una decretazione di urgenza che attui la giusta riforma della categoria recependo non solo l’orientamento della Corte di Giustizia Europea, che questa estate ci ha riconosciuto lo “status” di lavoratori, ma quello che oramai sta diventando l’orientamento unitario del Giudice nazionale. Sono infatti già molteplici le pronunce del Tribunale del Lavoro che riconosciuto il rapporto di lavoro subordinato dei magistrati onorari con conseguente condanna al risarcimento del danno da parte del Ministero della Giustizia. Voglio ricordare che nel 1974 con una legge di un solo articolo, quelli che allora erano i Vice pretori onorari sono stati immessi nelle funzioni con il medesimo trattamento dei colleghi togati”.
Pensate di organizzare altre iniziative?
“La protesta, non dimentichiamolo, parte dal Palermo dove da due settimane delle colleghe sono in sciopero della fame. In molti Tribunali e in molte Procure sono arrivate comunicazioni di “autosospensione” dalle funzioni dei magistrati onorari per il mese in corso e per gennaio. A Milano, è su tutte le cronache, il Procuratore capo Greco è ritornato in aula dopo 12 anni di assenza dalle aule. Da ultimo la Consulta della Magistratura Onoraria ha inviato una missiva al Presidente della Repubblica, chiedendo il suo intervento anche quale Presidente del Csm”.
Il procuratore aggiunto Racanelli ha detto che la procura di Roma rischierebbe di bloccarsi senza l’apporto cruciale della magistratura onoraria.
“E’ vero, voglio ricordare che i vpo sono impegnati giornalmente nella totalità delle udienze monocratiche, nelle convalide degli arresti e direttissime così come nelle udienze che si svolgono dinanzi al Giudice di Pace che ha delle competenze anche nel settore penale. Senza il nostro lavoro i Sostituti dovrebbero presenziare anche in queste ultime udienze”.
Avete ricevuto altre espressioni di solidarietà? Da chi?
“Oltre che dalla magistratura togata ci sono stati molti comunicati da parte dei Consigli degli Ordini degli avvocati che lavorano al nostro fianco tutti i giorni”.
Cosa è cambiato negli anni?
“Da quando ho cominciato, sono cambiate molte cose, le nostre competenze sono state molto estese. Noi Vpo siamo delegati non solo per le udienze, come detto, ma ci occupiamo della trattazione dei fascicoli in fase di indagini preliminari di una serie di reati di considerati affari semplici ma che sovente non lo sono. Solo a titolo esemplificativo, ci occupiamo dei reati di furto, ricettazione, truffa, omesso versamento dell’assegno di mantenimento e alcuni reati tributari. Voglio ricordare che c’è un Ufficio della Procura al quale sono assegnati dei colleghi che trattano in via esclusiva i reati in fase di indagine di competenza del Giudice di Pace”.
Le difficoltà a Clodio?
“Le difficoltà le conosciamo tutti, tanti affari e poco personale”.