Roma sta vivendo il periodo più buio degli ultimi decenni. Cosa la preoccupa?
L’umore dei miei concittadini. C’è uno scoramento completo, molta disillusione nei confronti della politica, una vera e propria depressione perché sono troppi anni che Roma non rialza la testa ed i cittadini iniziano ad arrendersi.
Da politica cosa la preoccupa?
Anzitutto quello che troverà il successore della Raggi, perché la gestione dimostra una totale incapacità di far muovere le ruote della macchina. Mi preoccupa quello che troveremo dentro gli uffici, quello che i dirigenti non hanno fatto o voluto fare, ma mi fa sorridere che qualcuno voglia ricandidarsi perché ci aiuta a far capire ai cittadini chi non dovrebbero votare.
Il consiglio regionale del Lazio di cui fa parte, è a guida PD, l’esito del voto ha cambiato gli umori interni?
Mi sembra che i colleghi del Pd siano un po’ preoccupati, perché il prossimo voto della Regione probabilmente confermerà il trend del centrodestra, quindi l’idea di lasciare gli scranni non li rende felici.
Mi sembra molto sicura che il centrodestra conquisti Roma e prossimamente la Regione Lazio.
Non canto vittoria prima di combattere, sono i cittadini a dover scegliere, ma credo che lo stato di abbandono della città e della regione fanno ben sperare sul fatto che i cittadini ci diano la possibilità di governare.
Parliamo del Campidoglio 2021. FdI cosa aspetta a presentare il nome?
Aspettiamo un tavolo di coalizione, perché a dispetto della sinistra che, anche nelle scorse regionali non ha avuto problemi a presentarsi spacchettata, per noi è inutile fare delle fughe in avanti ed è fondamentale andare compatti verso la vittoria, quindi è giusto che il candidato sia riconoscibile da tutte le forze politiche del centrodestra.
Quando ci sarà secondo lei?
Nei prossimi giorni ne discuteremo e quindi pensiamo che a stretto giro ci sarà un nome, fermo restando che per noi contano la squadra ed i programmi e quella di Fratelli d’Italia è molto preparata.
La coalizione di centrodestra si presenterà compatta con un solo candidato?
Certo, questo è quello che auspichiamo.
Non c’è la voglia di misurare la leadership interna alla coalizione?
Questo lo decideranno i cittadini, quando sceglieranno il simbolo da votare, sono i cittadini a dare la preferenza al partito che reputano migliore per Roma.
Sembra che nessuno voglia rischiare di fare il sindaco di una città per molti ingovernabile.
Roma è molto complicata e nessuno può negarlo, per questo noi da tempo chiediamo poteri speciali e risorse, fermo restando questo per chi ama Roma candidarsi è il sogno di una vita, è impossibile pensare che chi ha fatto politica da una vita in questa città, non possa volerla amministrare. Non è un problema di avere paura, ma di farlo nel migliore dei modi con poteri speciali, perché deve essere riconosciuto lo status di Capitale.
La Raggi, invece, non vuole arretrare. Un giudizio sul suo operato?
Mi sento di ringraziare la Raggi per questa sua volontà di ricandidarsi, così siamo sicuri che i cittadini non voteranno il M5S. Magari con un’altra persona, qualcuno in buona fede avrebbe potuto riprovarci, con lei è impossibile. Al di là delle sue mancanze nell’ordinaria amministrazione, dai cinghiali che escono dai seggi alle strade che si sgretolano, quello che è mancato alla Raggi è l’idea di città.
Lei accetterebbe un’ideale investitura da parte di Giorgia Meloni?
Meloni sa che sono stata investita del ruolo di consigliere regionale d’opposizione e quindi il mio dovere è fare un’opposizione durissima a Zingaretti. Ma qualsiasi scelta lei farà su Roma, io, ma sono certa tutti noi, risponderemo si, pronti.