Gli interventi previsti
Nello specifico per la riqualificazione degli ex magazzini dell’aeronautica militare sono stati stanziati 16 milioni di euro. I locali ospiteranno i depositi dell’archivio di Stato di Roma. All’interno della struttura inoltre, è stata prevista la realizzazione di sale lettura, aule studio, spazi espositivi e attività ricreative. Altri 35 milioni di euro sono stati invece investiti per il restauro di Palazzo Silvestri Rivaldi. Un edificio rinascimentale collocato nella parte rimanente dell’antica Velia, l’altura che separava l’area dei fori imperiali dalla valle del Colosseo, distrutta per la realizzazione dell’odierna via dei fori imperiali. Nell’immobile sorgerà la scuola di alta formazione del Mibac.
Il commento di Franceschini
Il Ministro per i Beni Culturali e per il Turismo Franceschini, durante la presentazione degli 11 progetti in programma in tutta Italia, ha spiegato che gli interventi previsti, tra i quali anche i due a Roma:”vanno a migliorare la bellezza delle città italiane e a sostenere lo sviluppo dell’economia e del turismo nel nostro paese. La cultura e il turismo sono un binomio inscindibile”.
E quello di Italia Nostra
“L’iniziativa ci ha preso in contropiede. Non abbiamo visto i progetti, verificheremo la loro compatibilità con la destinazione pubblica degli edifici”. Ha spiegato al Caffè di Roma l’associazione Italia Nostra, che ha sollevato una critica al metodo con il quale sono stati promossi i due interventi di restauro degli edifici:” Bisognerebbe fare un’analisi sulle necessità della città. Un programma a medio termine avrebbe più senso che tappare dei buchi. Circa 30 anni fa il mediocredito laziale ha fatto un censimento dei palazzi abbandonati a Roma. Il censimento stesso, al di là del fatto se sia utilizzabile o vada rifatto, andrebbe inquadrato in una strategia sulle disponibilità degli immobili da parte degli enti pubblici, soprattutto per quelli nel centro storico”.
L’associazione, interpellata dal Caffè di Roma per comprendere in quali condizioni versano alcuni edifici storici nella capitale ha ricordato come tra i diversi immobili che necessitano di interventi di manutentivi ci siano tre casi speciali: “il museo geologico nazionale dopo essere stato svuotato, nonostante fosse l’unico nel paese, è rimasto ancora in un limbo. Stanno facendo dei lavori ma non sembrano ancora finiti. La collezione è stata smontata e frammentata in diverse sedi. Per Italia Nostra il museo geologico deve riprendere la sua funzione. Poi c’è Palazzo Nardini che è vuoto e abbandonato da circa 20 anni. Infine bisogna citare l’archivio di Stato a sant’Ivo alla Sapienza utilizzato a metà perché l’altra parte dell’edificio è stata occupata per lo stoccaggio delle schede elettorali a partire dal 1947. Italia Nostra per anni ha cercato il contatto con i presidenti del senato per recuperare la funzionalità completa della struttura”.