Non avendo un domicilio, un indirizzo di residenza né una stabile dimora dove rintracciarlo, gli agenti del commissariato Casilino diretto da Michele Peloso, saputo della morte di un caro amico del ricercato e che lo stesso si trovava presso la camera mortuaria di uno noto nosocomio nella zona nord della capitale, lo hanno aspettato lì confondendosi fra i familiari di altri defunti.
Sebbene l’uomo ad un tratto abbia intuito la presenza dei poliziotti e con la complicità di altre persone abbia tentato di sottrarsi all’arresto, è stato trovato poco dopo dagli agenti in un parcheggio, nascosto dietro un muro.
Bloccato è stato condotto presso il carcere di Rebibbia.