Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (SMI), rende pubblico il netto dissenso del proprio sindacato su quanto previsto per i test sierologici per il personale scolastico e sull’ipotesi di firma nei prossimi giorni di un protocollo tra un solo sindacato dei medici di medicina generale e la Regione Lazio. “Apprendiamo da circolari ministeriali – attacca la Onotri – che nell’ultima settimana di agosto negli studi medici si effettueranno test sierologici per il personale scolastico e da notizie stampa che nel Lazio a settembre prossimo i tamponi per il covid si dovrebbero fare anche negli studi dei medici di medicina generale. Sono scelte sbagliate che ci vedono contrari . E i drive in ? Le Usca ? Gli uffici di Igiene e Profilassi? Spariti nel nulla? La nostra opposizione a tale accordo racchiude molteplici ragioni: dal un punto di vista organizzativo significherebbe fare gli stessi errori che hanno portato tanti morti nelle RSA quando si è deciso di mettere a contatto malati covid con soggetti fragili e cioè non tenere distinti il percorso sporco da quello pulito, tenuto conto che la separazione dei percorsi tra pazienti è complicata d’attuare anche negli studi dei medici di medicina generale . Dove sono finiti tutti i fantasiosi progetti che sono stati attuati ultimamente nella Regione Lazio (vedi Uscar al posto delle Usca)? A tutto questo va aggiunto che la notizia della firma del protocollo non è stata data dall’Assessore alla Salute del Lazio ma da un esponente di parte sindacale; evidentemente il sole di ferragosto confonde le idee ed anche i ruoli> si chiede ancora Onotri. In pieno agosto, inoltre , come se non bastasse l’ emergenza sanitaria, la preoccupazione di come affronteremo la prossima campagna vaccinale anti influenzale, mettendo in atto tutte le misure di sicurezza per i nostri pazienti, su come affronteremo l’ ondata dei pazienti febbrili sulle ambulanze del 118, nei presidi di Continuità Assistenziale, negli ospedali, leggiamo di circolari ministeriali che impongono ai medici di famiglia di fare i test sierologici negli ambulatori o protocolli in arrivo, come nel Lazio , dove ci si chiede addirittura di fare i tamponi nei nostri studi. È questa la notizia più sorprendente di questo insolito ferragosto. Vogliamo ribadire, invece, che i medici di medicina generale intendono fare quello che hanno sempre fatto: occuparsi dei nostri pazienti fragili, dei malati cronici ed oncologici che in questi mesi sono stati ancora più in difficoltà. Vogliamo continuare a fare quello che in questi mesi abbiamo fatto: monitorare i pazienti covid, 7 giorni su 7, segnalarli ai Sisp (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica), attivare le Usca , lì dove esistono, per una presa in carico congiunta e, dove non esistono, fare le visite domiciliari.
17/08/2020