I vaccini in farmacia sono ancora al palo. La nuova figura dei farmacisti vaccinatori doveva iniziare con la somministrazione delle dosi già il 20 aprile, ma il blocco del vaccino Johnson & Johnson ha fatto slittare la partenza nel Lazio. Si parlava del mese di maggio, ma ad oggi non c’è ancora una data ufficiale.
VACCINI IN FARMACIA: IL PERCHÈ DEL RITARDO
È stato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, intervenendo a Radio Immagina, a dare una spiegazione al perché del ritardo dell’avvio dei vaccini in farmacia. Durante una trasmissione radio ha dichiarato: «Chiediamo garanzia sulla fornitura di dosi. Le abbiamo su Pfizer e Moderna, mentre non ci sono certezze su Astrazeneca e Johnson&Johnson. In particolare il vaccino Johnson&Johnson vorremmo destinarlo in maniera massiva ai medici e alle oltre mille farmacie che hanno aderito alla campagna, ma servono garanzie sui quantitativi».
QUANTE SONO LE FARMACIE PRONTE A PARTIRE
Secondo i primi dati forniti, le farmacie disposte a somministrare i vaccini sono circa 1.000 in tutto il Lazio. 90 (su 153 n.d.r.) di queste si trovano in provincia di Latina. L’adesione – si ricorda – non è obbligatoria. Come avvenuto per i tamponi rapidi e sierologici, le farmacie possono decidere se somministrare o meno i vaccini comunicando i dati alla Regione Lazio.
FARMACISTI VACCINATORI: LA FORMAZIONE È INIZIATA
In attesa di conoscere quando potranno partire, i farmacisti intenzionati a effettuare vaccini presso le proprie strutture hanno partecipato a un corso di formazione messo a disposizione dall’istituto superiore di sanità. Tramite il corso sono stati formati sui quattro vaccini che hanno avuto l’ok di Ema e Aifa: Astrazeneca, Johnson & Johnson, Pfizer e Moderna. Secondo il protocollo approvato, in caso di problemi successivi alla somministrazione il farmacista è tenuto a chiamare tempestivamente il 118.