Tornano a salire i contagi e i ricoveri per Covid negli ospedali del Lazio. La situazione è ancora sotto controllo, gli ospedali e i pronto soccorso tengono, ma in alcune strutture sanitarie si è verificata di nuovo la ‘classica’ fila delle barelle in attesa e quindi in molti, semplici cittadini ed operatori del settore, si chiedono che inverno ci aspetterà, quale offerta sanitaria sarà a disposizione per i malati di altre patologie e quanto lavoro attenderà personale medico e infermieristico. In questo contesto, sindacati, associazioni e politica locale chiedono garanzie precise e risposte concrete alla Regione Lazio e all’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, che sta lavorando duramente per assicurare prestazioni di qualità e il diritto alla salute per i pazienti degli ospedali di Roma e delle province laziali.
“SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI CI PREOCCUPA”
A fare un primo punto della situazione è Stefano Barone, segretario provinciale del sindacato delle professioni infermieristiche Nursind di Roma, secondo cui “la realtà negli ospedali comincia a diventare preoccupante – così racconta al Caffè – i numeri di ricoveri per Covid sono in aumento e si stanno ripristinando posti letto destinati ai pazienti affetti dal virus. Questo a fronte di una carenza di personale che non è stata colmata come si sarebbe potuto e dovuto fare tramite assunzioni. Ripetiamo un contesto che ci preoccupa e che rischia di creare disagi nell’organizzazione delle aziende sanitarie e ospedaliere”. Quindi, la richiesta a D’Amato: “Come organizzazione sindacale – aggiunge Barone – auspichiamo fortemente che l’assessore regionale alla sanità possa intervenire per tempo e assicurare una progettualità che consenta a infermieri e medici di lavorare al meglio e ai pazienti di vedere assicurato il proprio diritto alla salute”.
A tirare fuori altre criticità negli ospedali è, poi, Assotutela: “Puntuale come il panettone di Natale, ogni autunno davanti ai pronto soccorso della nostra regione arriva il blocco barelle, una situazione incresciosa a cui la giunta di Nicola Zingaretti non riesce a mettere fine”, tuona il presidente Michel Maritato, che si dice preoccupato “poiché un contesto del genere rischia di limitare l’attività delle ambulanza per il soccorso dei cittadini”.
SIMEONE: “TROPPI RITARDI SULLA SANITÀ NON COVID”
Non solo Roma, situazione sanitaria sotto osservazione anche in terra pontina. “Purtroppo – racconta Giuseppe Simeone, ex presidente della commissione Sanità e capogruppo di Forza Italia in Regione – siamo di fronte all’ennesima, per quanto prevista, impennata di casi Covid 19. Questo sta riportando gli ospedali della provincia di Latina alla riconversione, a partire dal Santa Maria Goretti, dei posti letto per pazienti Covid. Siamo di fronte all’ennesima emergenza che la nostra sanità dovrà affrontare. Sinora i risultati raggiunti li dobbiamo esclusivamente grazie allo spirito di sacrificio, dedizione e collaborazione del personale sanitario a tutti i livelli, ma ora è indispensabile andare avanti dando a chi opera nella sanità strumenti e supporto adeguato. Ma, resta sul campo la fragilità, purtroppo ancora irrisolta nel sistema di assistenza. La riconversione dei posti letto per pazienti Covid – a detta di Simeone – comporterà una limitazione per i ricoveri cosiddetti ordinari ed altri, inaccettabili, ritardi in termini di servizi, prestazioni ed interventi per pazienti affetti da altre patologie come quelle oncologiche o cardiache, solo per fare un esempio”. Che fare, dunque? Così Simeone: “Da una parte serve maggiore responsabilità da parte dei cittadini a vaccinarsi e ad applicare tutte le misure di contenimento del contagio contro il virus che resta altamente pericoloso. Dall’altra serve una presa di posizione seria e attuabile nel breve periodo per evitare che a causa dei ricoveri per Covid, che comportano anche la paralisi nei casi più gravi delle terapie intensive, blocchino di nuovo le attività ordinarie gravando sulla vita e sul diritto alla salute delle nostre comunità”. Chiaro il messaggio di Simeone a Zingaretti e D’Amato.
VIA ALLA TERZA DOSE ANCHE PER GLI OVER 40
La fascia 40-59 anni può già prenotare la terza dose, la cui somministrazione partirà dal 1° dicembre, ma non potrà essere effettuata prima che siano trascorsi 180 giorni dalla seconda dose: sarà il sistema di prenotazione sul sito Salute Lazio che calcolerà la prima data utile. Procede intanto spedita quella destinata agli over 60, iniziata l’11 ottobre, che hanno già fatto la seconda dose a distanza di almeno 180 giorni. In totale, dunque, nel Lazio si sono raggiunte 9 milioni di somministrazioni del vaccino, con oltre 93% di adulti in doppia dose e oltre 87% over 12 in doppia dose.
Per info e prenotarsi è necessario andare sul sito www.salutelazio.it
oppure telefonare
al numero verde: 06.164161841.