L’VIII Municipio in collaborazione con la Asl, il Centro Montessori e il Centro Ricerche sulla Famiglia ha avviato il progetto “Una levatrice per amica”, finanziato dalla Regione Lazio e che avrà una durata di due anni.
IN COSA CONSISTE IL NUOVO SERVIZIO – Il servizio ha l’obiettivo di accompagnare le neomamme e i neopapà nel primo anno di vita dei bambini e di sostenere la genitorialità. Psicologi, ostetriche, puericultrici ed esperti nel settore familiare metteranno a disposizione la loro professionalità per supportare le neo-famiglie in questo percorso, al fianco del consultorio in via dei Lincei 93 e del centro per le famiglie del municipio in piazza Damiano Sauli. “Abbiamo immaginato un servizio che potesse intercettare da subito situazioni particolari in una fase che è di per sé delicata per ogni genitore – spiega Alessandra Aluigi, Assessora alle politiche sociali dell’VIII municipio – l’obiettivo è quello di sostenere tutte le famiglie, sia quelle che si ritrovano a vivere difficoltà transitorie legate alle fasi del ciclo vitale, sia famiglie che presentano situazioni più compromesse, con lo scopo di facilitare e migliorare le relazioni familiari e ridurre il disagio. Oltre a questo, una particolare attenzione alla necessità di prevenire situazioni di rischio per i neonati individuandole precocemente e attivando interventi di promozione della salute e del benessere”.
IL PROGETTO – Il progetto nasce nell’ambito del programma della Regione Lazio “Supporto alle famiglie nel primo anno di vita del bambino” per i nuclei familiari residenti e/o domiciliati nell’VIII Municipio. Lo scopo, oltre a sostenere le famiglie e i piccoli, è di rafforzare la rete di collegamento tra istituzioni pubbliche e private che hanno in carico i nuclei familiari. Le attività saranno svolte gratuitamente da un’equipe di esperti: una psicologa e psicoterapeuta, Sara Olivetti, un’educatrice e puericultrice, Mariacarmela Bombino, e da un’ostetrica, Francesca Marchetti, in collaborazione con il consultorio del Municipio. Il servizio è attivabile dal momento in cui si scopre dell’arrivo del piccolo o della piccola fino al compimento del primo anno. “Siamo ancora alla fase iniziale del progetto – conclude Aluigi – abbiamo portato avanti un’attività di promozione con la Asl e con le realtà associative del terzo settore attive sul territorio proprio in un’ottica di rafforzamento della rete. Il team a disposizione sarà modulabile in base ai diversi tipi di attività che proporremo. Attività individuali e con gruppi di genitori, in caso di necessità gli esperti interverranno presso il domicilio della famiglia che richiede aiuto, per questo il numero di persone impiegate cambierà in base alle necessità delle famiglie. Ci auguriamo di poterlo prorogare anche dopo i due anni dei finanziamenti concessi dalla regione”. Valeria Comerci