Primo Sì della Regione Lazio ai cimiteri per gli animali. La Commissione sanità del Lazio ha approvato il testo per regolamentare la possibilità di istituire cimiteri per gli animali di affezione (insomma, escludendo quelli di allevamento), oggetto di due proposte di legge, poi unificate, presentate da M5S e FdI. Un iter avviato però, non concluso. Ora manca il parere della Commissione bilancio e di quelle della Sanità, poi si potrà procedere con l’approvazione definitiva. Una legge ideata per “garantire la continuità del rapporto affettivo tra il proprietario e il proprio animale da compagnia anche dopo la morte di quest’ultimo”, così come chiesto da tempo dalle associazioni animaliste, ma anche a gran voce da tanti privati. L’unico cimitero per animali ammesso a Roma, infatti, sta al Portuense ed è privato: si chiama Casa Rosa e custodisce le spoglie di un migliaio di animaletti, per lo più cani e gatti, ma anche criceti, pappagalli e un leone. Per dare una sepoltura decorosa al proprio animale si può stipulare un contratto per cinque anni, rinnovabili. Una proposta di legge che apre la regolamentazione sia di cimiteri pubblici che privati. “Sulla base di questa proposta di legge”, sostiene il consigliere regionale Fabrizio Ghera, di Fratelli d’Italia, primo firmatario, “i Comuni potranno istituire in apposite aree dei cimiteri di affezione”.
NO AI CIMITERI ‘MISTI’
La Commissione però ha bocciato la proposta dell’inumazione congiunta: ossia padroni insieme agli animali nei cosiddetti cimiteri misti. Al riguardo era stato proposto un tavolo tecnico tra i Comuni, le Asl, le associazioni dei medici veterinari e quelle di volontariato animalista. “In Lombardia e in Liguria è già passata la legge, quindi la riproporremo – aggiunge Ghera -. Dall’ufficio legale e dal Pd è partito un freno al riguardo, ma una volta che il proprio animale viene cremato e messo in una bara insieme al padrone non vedo proprio quale potrebbe essere il rischio sanitario. Quindi per regolamentare tutto questo settore, tanto caro a tutti noi, rilanceremo una battaglia sulla tumulazione congiunta. Ripresenteremo la proposta di legge al riguardo quando sarà esaminata dal consiglio regionale”. Con la legge regionale sui cimiteri degli animali si vuole colmare un vuoto nella legislazione vigente in materia di tutela degli animali d’affezione, “un vuoto ormai insopportabile per la mostra società”, chiarisce Ghera. Il modello per un cimitero di animali (non misto, però), potrebbe essere proprio Casa Rosa, un cimitero storico che racconta in qualche moda la città e i suoi protagonisti.
LA GALLINA DI MUSSOLINI E IL GATTO DELLA MAGNANI
Si trova in via dell’Imbrecciato ed è il più antico d’Italia. La prima sepoltura risale agli anni venti del secolo scorso. Era il 1923, per precisione. Il veterinario Antonio Molon, proprietario di una pensione per cani, ricevette da Mussolini la richiesta di seppellire una gallina, amata compagna di giochi dei suoi figli. Poco dopo viene chiesta la sepoltura dei cani di casa Savoia. Negli anni successivi la moglie del veterinario e il figlio accolgono man mano i cani di Peppino De Filippo, di Sandro Pertini, Aldo Fabrizi e Federico Fellini. Tra le ultime tumulazioni vip il gatto di Anna Magnani a cui l’attrice era legatissima. Anche il barboncino di Brigitte Bardeau ha un suo angolo a Casa Rosa. Ora si contano le tombe di un migliaio di animali, corredate da fiori, peluche e dediche.
La gallina di Mussolini, i cani dei Savoia, di Pertini e Fellini, il barboncino della Bardot
L’ANAGRAFE NAZIONALE
“La possibilità di poter dare una degna sepoltura al proprio animale d’affezione è un desiderio sempre più avvertito dai cittadini che, tuttavia, si scontra con una normativa nazionale che presenta importanti lacune in merito”, commenta il grillino Daniele Diaco in veste di vicepresidente della Commissione Ambiente e consigliere di Roma Capitale, “La proposta di legge regionale presentata dal M5S in Regione è finalizzata proprio a colmare questo vuoto”. “L’iniziativa regionale in si inserisce – aggiunge Diaco – in una azione politica nazionale di ben più ampio respiro condotta dalla deputata M5S Francesca Flati, la quale ha presentato in Parlamento una proposta di legge che, tra l’altro, prevede l’istituzione di un’anagrafe nazionale volta a consentire, per la prima volta, l’attuazione di un censimento degli animali d’affezione, il cui benessere e i cui diritti vanno salvaguardati con normative chiare e circostanziate”.