Si aggiunge così un’altra espressione di unità, di speranza e partecipazione alle manifestazioni festose che hanno preso piede tramite i flash mob, in cui si suona, si canta l’inno di Mameli, “Azzurro”, “Il cielo è sempre più blu”, “Nel blu dipinto di blu”, celebri brani della migliore cultura musicale italiana. Anche Papa Francesco ha accolto con grande favore l’iniziativa del rosario tutti insieme, in cui verranno meditati i Misteri della Luce (Gesù che si fa battezzare dal cugino Giovanni, il primo miracolo di Gesù con la trasformazione dell’acqua in vino alle nozze di Cana, Gesù annuncia che il Regno di dio è vicino e invita a convertirsi, Gesù si trasfigura davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni: “il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce”, Gesù istituisce l’Eucaristia, spezzando il pane coi suoi amici). E in un periodo così difficile, in cui può farsi strada la paura, il buio, le candele accese ricorderanno che la luce c’è.
Papa Francesco ha lanciato due appelli. Nel primo, in occasione dell’invito al Rosario per oggi, ha detto: «Faccio mio l’appello dei Vescovi italiani che in questa emergenza sanitaria hanno promosso un momento di preghiera per tutto il Paese. Ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa: tutti uniti spiritualmente domani alle ore 21 nella recita del Rosario, con i Misteri della luce. Io vi accompagnerò da qui. Al volto luminoso e trasfigurato di Cristo e al suo Cuore ci conduce Maria, Madre di Dio, salute degli infermi, alla quale ci rivolgiamo con la preghiera del Rosario, sotto lo sguardo amorevole di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia e delle nostre famiglie. Chiediamo che custodisca in modo speciale gli ammalati e le persone che stanno prendendosi cura degli ammalati, medici, infermieri, volontari che rischiano la vita in questo servizio».
Nel secondo appello il Pontefice invita all’altro appuntamento di fede per domani e dopodomani: «I prossimi venerdì e sabato 20-21 marzo si svolgerà l’iniziativa 24 ore per il Signore (la consueta Celebrazione Penitenziale improntata alla misericordia e al perdono, che Papa Francesco avrebbe dovuto presiedere nella Basilica di San Pietro, ndr). È un appuntamento importante della Quaresima per la preghiera e per accostarsi al sacramento della riconciliazione. Purtroppo a Roma, in Italia e in altri Paesi questa iniziativa non potrà avere luogo nelle forme consuete a causa dell’emergenza del coronavirus. Tuttavia, in tutte le altre parti del mondo, si continuerà con questa bella tradizione. Incoraggio i fedeli ad accostarsi in maniera sincera alla misericordia di Dio nella confessione e a pregare specialmente per quanti sono nella prova a causa della pandemia. Dove non si potrà celebrare “24 ore per il Signore”, sono certo che si potrà vivere questo momento penitenziale con la preghiera personale”.
“In questo momento di sofferenza per il Paese – ha comunicato la Conferenza episcopale italiana, che riunisce tutti i Vescovi del Belpaese -, la preghiera del Rosario di domani sera sarà invocazione e supplica alla misericordia del Padre perché ci liberi da questa pandemia».