Un nome lunghissimo, che però sintetizza in poche parole quali sono i destinatari della terapia: i pazienti positivi al coronavirus che, asintomatici o paucisintomatici, non sono ricoverati in ospedale ma che hanno determinate caratteristiche per ricevere la cura. I criteri, sostanzialmente, rimangono gli stessi di prima e l’ampiezza della platea non si modifica.
SI AGGIUNGE IL BAMBIN GESU’
La novità importante è che ai vari centri di somministrazione è stato aggiunto anche l’ospedale pediatrico Bambino Gesù: una novità importante per i destinatari più giovani – tra i 12 e i 17 anni – che potranno essere così seguiti anche da personale specializzato per la loro fascia di età. La popolazione candidabile al trattamento – si legge nelle linee di indirizzo regionali, basate sulla normativa nazionale – è rappresentata infatti anche da adolescenti con precisi fattori di rischio.
CHI PUO’ RICEVERE I MONOCLONALI
Tutti i pazienti – maggiorenni e minorenni – devono comunque essere positivi, non ospedalizzati e non in ossigenoterapia per Covid, con sintomi di grado lieve-moderato di recente insorgenza preferibilmente entro le 72 ore (e comunque da non oltre 10 giorni) e presenza di uno dei vari fattori di rischio (almeno due se l’età è maggiore di 65 anni): obesità grave con Bmi maggiore di 35 oppure maggiore di 85esimo percentile per età e genere; malattia renale cronica con dialisi peritoneale o emodialisi; diabete non controllato; immunodeficienze primitive o secondarie.
Nei ragazzi tra i 12 e i 17 anni fattori di rischio sono anche anemia falciforme, malattie cardiache congenite o acquisite, malattia del neurosviluppo e dipendenza da dispositivo tecnologico (ad esempio tracheotomia, gastrostomia), asma o altre malattie respiratorie che richiedono medicazioni giornaliere per il loro controllo.
Nella fascia di età maggiore o uguale ai 55 anni, vanno considerati fattori di rischio anche malattie cardio-cerebrovascolari (inclusa ipertensione con concomitante danno d’organo), broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e/o altre malattie respiratori croniche.
DOVE VENGONO SOMMINISTRATI I MONOCLONALI
Ad oggi i centri in ci vegono sommistrati gli anticorpi monoclonali contro il coronavirus sono: Santa Maria Goretti di Latina, Spaziani di Frosinone, De Lellis di Rieti, Belcolle di Viterbo, per la provincia di Roma Ospedale dei Castelli di Ariccia, Coniugi Bernardini di Palestrina, San Paolo di Civitavecchia; nella Capitale Inmi Spallanzani, Tor Vergata, Umberto I, Sant’Andrea, Gemelli e ora anche Bambino Gesù.
Sefania Belmonte