“Con l’atto approvato in Aula Giulio Cesare sul distacco di Torre Spaccata dal Municipio VI e la relativa annessione al Municipio VII l’indirizzo politico è ratificato. Adesso ‘la palla’ passa alle strutture e agli uffici municipali e comunali già in sofferenza per carenza di personale e sotto pressione per l’emergenza Covid”. A parlare tramite una nota congiunta i capigruppo Valeria Vitrotti (PD) Municipio VII e Fabrizio Compagnone (PD) Municipio VI, secondo i quali “è evidente quindi che, al di la’ delle forzature e delle passerelle di alcuni esponenti politici, il rischio che questo passaggio tra municipi diventi un altro argomento ad hoc per illudere i cittadini è molto concreto, usato con l’unico obiettivo di strumentalizzarne le finalità e le aspettative a fini puramente elettorali. Dire ai cittadini che basta cambiare Municipio per risolvere i problemi, è una balla bella buona”. “La manutenzione ordinaria delle strade, decoro urbano e verde pubblico – aggiungono – e ancora della nettezza urbana e trasposto pubblico efficiente. Cosa è stato fatto da 4 anni a questa parte? Tutte questioni rimaste aperte e non risolte, anzi! I fondi in bilancio per la manutenzione delle strade sono sempre di meno, sul verde non ne parliamo, e per i servizi essenziali tagli su tagli. Non parliamo poi dei problemi di carenza del personale, che proprio nel Municipio VII ha provocato la chiusura di una sede municipale e dell’anagrafico. Occorre sottolineare, tra l’altro, che la delibera, così come prevede il regolamento, è stata votata senza alcuna istruttoria e senza alcun parere tecnico di merito, da parte dei Dipartimenti interessati”. “Senza fondi e reali competenze decentrate – chiosano Vitrotti e Compagnone – siamo al racconto del solito libro dei sogni e soprattutto si sta ingannando la cittadinanza”.
04/02/2021