L’avvio del cantiere – I lavori sono stati consegnati all’impresa ed il 30 marzo scorso sono iniziate le attività di montaggio delle aree cantiere in prossimità di piazza d’Aracoeli e di piazza di San Marco, dove sarà avviata la prima fase delle lavorazioni. Le attività potranno procedere velocemente sia per l’assenza di traffico in questo periodo in cui bisogna restare a casa, sia per la posticipazione di diversi eventi che avrebbero dovuto svolgersi in questo periodo nella zona. I lavori termineranno entro 210 giorni.
Un lavoro mai fatto prima – “Diventa realtà il nostro “Piano Sanpietrini” – ha annunciato con orgoglio la sindaca Raggi – il primo progetto sistematico di manutenzione, valorizzazione e risistemazione della pietra simbolo della nostra città”. “Il primo intervento previsto – ha spiegato – è a Piazza Venezia, dove l’impresa che si occuperà della manutenzione dei sanpietrini ha già iniziato le prime sistemazioni e la delimitazione dell’area di cantiere in prossimità delle limitrofe piazza d’Aracoeli e piazza di San Marco. È proprio in quest’area che i lavori si concentreranno nella fase iniziale. Verrà completamente riqualificata la pavimentazione in sanpietrino, che sarà mantenuto su tutta la piazza. Questo avrà dei benefici in termini di sicurezza sulla viabilità, soprattutto per i motociclisti. Alle operazioni di manutenzione stradale seguiranno anche interventi di bonifica della rete idraulica con la pulizia di caditoie e tombini e il restyling della segnaletica orizzontale”. “Il Piano Sanpietrini – ha chiosato la Raggi – è stato il frutto di un lungo lavoro mai fatto prima e portato avanti dagli uffici di Roma Capitale in collaborazione con altre Istituzioni: dalla Sovrintendenza Capitolina, alla Soprintendenza Speciale Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Roma, dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici all’Agenzia per la Mobilità, al dipartimento Simu e, infine, al dipartimento mobilità. Ora questo piano diventa realtà. Tra i prossimi interventi ci sarà quello di via IV Novembre”.
I tre criteri da seguire per gli interventi di manutenzione – Nel piano complessivo già redatto è stata inserita una classificazione della tipologia di intervento specifico per ogni strada. Per i lavori si dovrà procedere seguendo tre criteri, il primo dei quali è la ricucitura del tessuto viario. Sono previsti, ad esempio, il ripristino della pavimentazione in selciato in via del Corso e via dei Condotti utilizzando i sanpietrini rimossi da viale Aventino o, al contrario, l’eliminazione dei sanpietrini in via Marsala e via Giolitti, strade adiacenti la stazione Termini con alti flussi di traffico. Il secondo criterio riguarda la valorizzazione dei tessuti. Per il Centro Storico, recuperando l’assetto viario più antico e storicizzato, anche in considerazione del prevalente uso pedonale delle strade; mentre per i tessuti urbanistici otto-novecenteschi e per i suoi assi viari principali, in presenza di un maggior flusso di traffico, si procederà ad eliminare i sanpietrini come in via Nazionale e viale Aventino. Il terzo infine punta alla valorizzazione, attraverso la ripavimentazione in selciato, di percorsi dedicati alla pedonalità che attraversino la città. Esempi possono essere il percorso da Piazza San Giovanni al Colosseo o una serie di strade quali Via dei Santi Quattro, Via Santo Stefano Rotondo, Via di San Paolo della Croce, o ancora il percorso di comunicazione delle Basiliche sull’Aventino con la riqualificazione in sanpietrino di Via di Santa Sabina fino a Piazza Cavalieri di Malta. Non sono comprese nel piano, perché necessitano di una più complessa progettazione, le aree di Piazza della Repubblica, Piazzale Ostiense, Piazza di Porta Maggiore. Una volta adottato, il Piano Sanpietrini potrà essere inserito come allegato al Piano di gestione del sito Unesco.