Le indagini sono iniziate a marzo quando un dirigente medico dell’Ospedale Sant’Andrea ha presentato denuncia nei confronti di ignoti poiché, contattato da personale di una farmacia di via Cassia, ha appurato che ignoti avevano presentato alcune ricette su carta intestata Sant’Andreaa falsa firma delsuddetto medico. Tali ricette autorizzavano l’acquisto del farmaco a base di morfina e il timbro apposto era contraffatto.
Le indagini hanno portato all’identificazione di B.M. e quindi all’emissione del relativo decreto di perquisizione per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e falso materiale commessa da incaricato di pubblico servizio.
Martedì scorso gli agenti hanno rintracciato l’infermiere pusher B.M. in ospedale dove lo stesso presta servizio rivestendo la qualifica di infermiere professionale. Le perquisizioni, effettuate presso il posto di lavoro e presso l’abitazione, oltre a determinare il sequestro della sostanza stupefacente indicata, hanno portato al rinvenimento e sequestro di ricettario con intestazione Azienda Ospedaliera Sant’Andrea e del timbro contraffatto. Sono stati trovati inoltre una serie di medicinali, destinati ad uso esclusivo di strutture sanitarie autorizzate e materiale sanitario di probabile provenienza furtiva, motivo per il quale è stato indagato anche per il reato di ricettazione.