Abbiamo raggiunto e intervistato la nuova Assessora ai Lavori Pubblici, Mobilità e Scuola del Municipio IX, Paola Angelucci, arrivata in via Silone dopo una lunga militanza nel Municipio VIII. Eletta come consigliera con l’Ulivo nel 2001 e poi nuovamente nel 2006 con la Sinistra Arcobaleno. Nel 2013 diventa Assessora alla Scuola, Mobilità e Lavori Pubblici con il Presidente Catarci. Nel 2018 torna in Consiglio Municipale con Super 8 di Amedeo Ciaccheri e per due anni guida la commissione Lavori Pubblici, Mobilità e Contrasto all’abusivismo edilizio, poi nel 2020 torna in Giunta con le stesse deleghe. Alle ultime elezioni è stata eletta in Municipio VIII con Sinistra Civica Ecologista, chiamata poi a ricoprire il ruolo di Assessora nella Giunta Di Salvo.
Dal Municipio VIII al IX, ci spiega questo passaggio? “Dopo la vittoria ampia su Roma, con la responsabilità alla quale siamo stati chiamati dai cittadini, era indispensabile affrontare con generosità, senso delle istituzioni e lavoro di cura, anche le sfide offerte da altri territori, sui quali c’era bisogno di esperienza amministrativa per dare immediate risposte”.
Il IX è considerato il Municipio dell’automobile. Come si inverte questa tendenza? “Su questo territorio convivono zone urbanistiche talmente diverse tra loro da essere delle piccole città. Il nostro obiettivo è portare ovunque i servizi fondamentali, tra questi la mobilità pubblica è una condizione di base. Ribaltare il paradigma: ‘da città dell’auto’ a ‘città della mobilità sostenibile e pubblica’ è possibile con il sostegno delle istituzioni più alte del Municipio, che devono investire qui. Noi possiamo essere il laboratorio ideale per questo obiettivo.
Quali interventi sulla ciclabilità ha in mente? Le “Ciclabili Covid” sono da rivedere? “Dobbiamo ragionare anche per zone e non solo per direttrici, arrivando così ad una ciclabilità diffusa e capillare. Queste strutture servono per raggiungere l’obiettivo della città dei 15 minuti, difficile in un territorio così ampio. Le ciclabili Covid sono un capitolo da rivedere, incontrerò i mobility manager delle scuole, delle aziende e le associazioni di categoria, faremo un patto di territorio sugli obiettivi della mobilità sostenibile”.
Sul trasporto pubblico non mancano le criticità, soprattutto con la riorganizzazione delle linee e i filobus ancora fermi. “È evidente che le scadenze più volte annunciate dalla precedente amministrazione sono state disattese. Nelle prossime settimane approfondiremo le decisioni da prendere con tutti gli attori coinvolti, naturalmente questi sono aspetti che vanno valutati non solo dal Municipio, ma a tutti i livelli. Siamo arrivati da due mesi, stiamo riaprendo tutte le questioni che erano rimaste ferme per portarle ad una soluzione definitiva”.
Si riuscirà ad aprire un passaggio attraverso la città militare? “Tra le osservazioni al PUMS, nella totale assenza di interventi per il nostro territorio, abbiamo inserito anche questa richiesta. Vogliamo aprire un tavolo di lavoro insieme al Ministero della Difesa per creare una maggiore osmosi con il territorio. Speriamo di arrivare ad un accordo che assicuri il diritto alla mobilità di un intero quadrante”.
Per i lavori pubblici quali sono le priorità? “Abbiamo chilometri di strade sconnesse legate ai consorzi stradali dove non possiamo intervenire strutturalmente senza l’acquisizione comunale e senza fondi. Poi le strade consolari che hanno gestione e competenze divise con la Città Metropolitana. Stiamo iniziando ad interagire per risolvere problemi come il semaforo pedonale da anni guasto al Km 14 dell’Ardeatina. Ci sono interventi come la riqualificazione della ciclabile alle Tre Fontane, legata alla riapertura del ponticello di via Laurentina. L’impegno è quello di lavorare per fare degli interventi risolutivi, le ciclabili su strade o marciapiedi pieni di buche non sono più accettabili, mettono in pericolo pedoni e ciclisti. Inoltre lavoriamo sull’abbattimento delle barriere architettoniche e sulla sicurezza pedonale come con i semafori temporizzati sulla Laurentina”.
Parliamo di scuola, lei ha spesso detto che ‘la Scuola inizia dalla strada’. “Esatto, serve partire dalla riqualificazione delle strade e dei marciapiedi degli isolati scolastici, pensare a zone 30 Km/h, a pedonalizzazioni e a percorsi pedonali protetti casa-scuola-casa. Poi la manutenzione (soprattutto nelle scuole prefabbricate), fondamentale per assicurare la didattica. Inoltre in questo momento di emergenza stiamo facendo il possibile per garantire l’accesso a tutti gli spazi (anche verdi) a disposizione delle scuole.