GLI OBIETTIVI – Gli obiettivi sono diversi: il primo è quello di promuovere la conoscenza e raccontare le storie del complesso territorio del IX Municipio per definirne l’identità; il secondo riguarda la promozione di politiche per rendere riconoscibile il territorio e promuoverlo attraverso la realizzazione di eventi; il terzo si propone di riqualificare gli edifici pubblici degradati per realizzare nuovi spazi per la cultura, riaprire cinema, teatri e scuole; l’obiettivo finale è di trasformare i quartieri e le realtà urbane del Municipio in Comunità.
LA COMUNITÀ DEL NONO MUNICIPIO – “Il Nono Municipio è molto eterogeneo – afferma la Presidente Di Salvo – racchiude uno spazio di 183 km quadrati, il più grande di Roma insieme al quindicesimo. Questa dimensione è eterogeneità delle storie, della geografia, delle attività produttive e deve diventare opportunità. La storia dell’Eur, nato in occasione dell’Esposizione universale di Roma, la storia di Spinaceto, dei suoi 50 anni da poco celebrati, delle sue vie dedicate alla resistenza, la storia dei contadini marchigiani che negli anni ’50 vengono ad occupare le terre dell’agro romano, la storia dei ponti (dove è collocato il Municipio) e delle sperimentazioni architettoniche. Le eterogeneità e le storie vanno composte in un racconto che costituisce la Comunità del Nono Municipio.”
TANTI I PROGETTI PRONTI A DECOLLARE – “Proponiamo la realizzazione delle case della memoria – continua la Presidente – vorremmo costruire un sito web nel quale far confluire queste storie e creare eventi che lo alimentino. Il museo del territorio, mi riferisco alla ex vaccheria collocata a Castellaccio che presto potrà riaprire al pubblico. All’interno si realizzerà un parco archeologico, con reperti trovati all’interno del territorio ed ancora sparsi e sarà anche un Ecomuseo del contesto ambientale. Inoltre vorremmo dedicare una giornata alla cultura del Nono Municipio, l’8 settembre (giornata internazionale della cultura) ed in quell’occasione aprire tutti i nostri spazi dedicati alla cultura. Il Municipio deve essere riconoscibile quindi si dovranno creare degli eventi ricorrenti come ad esempio “Le luci del Nono”, istallazioni luminose collocate all’interno del territorio. Vorremmo anche dedicare un evento annuale alla lettura ed alla letteratura “Il Nono da leggere”, il Festival della letteratura. Nell’ottica della città in 15 minuti, della prossimità e della possibilità di raggiungere in tempi brevi i luoghi importanti, vorremmo riaprire il centro culturale Elsa Morante, la scuola ex Lipparini come hub della creatività e le altre scuole chiuse.” In sintesi una periferia che rinasce, affondando le radici nel passato ma con lo sguardo al futuro.