LO SCONTRO – Per comprendere le ragioni della frattura bisogna andare a un incontro tecnico al quale non sono stati invitate associazioni e comitati di quartiere. Alla riunione hanno preso parte l’assessora capitolina al Commercio, Monica Lucarelli, l’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patané, le associazioni di categoria (Cna, Confesercenti, Confcommercio e Confartigianato), la sovrintendenza capitolina, il comandante della polizia locale di Roma, delegati dell’assessorato alla cultura, il presidente della commissione commercio del Campidoglio, Andrea Alemanni del Pd, alcuni consiglieri di maggioranza e il consigliere di Italia viva, Valerio Casini, già assessore al commercio nel Municipio II. Al centro del confronto l’ipotesi di prorogare le procedure semplificate per collocare tavolini e dehors nelle vicinanze di bar e ristoranti e la possibilità di installare pedane anche sulle strade di grande viabilità fino al 31 dicembre prossimo. L’idea è declassare alcune strade che attualmente fanno parte della grande viabilità, e quindi non sono soggette all’installazione di pedane e tavoli esterni, a viabilità ordinaria, rivedendo alcuni punti del Pgtu. “Ci sono strade, come via di Santa Dorotea e via di San Cosimato, dove già oggi i pedoni non possono camminare. E ora la giunta capitolina si avvia a legalizzare i dehors che hanno invaso in modo del tutto selvaggio la nostra città, senza neanche interpellarci”, aggiunge Marcellini. I residenti lamentano: “Ci vogliono portare a vendere le nostre case per disperazione, trasformando l’area del patrimonio Unesco in un lunapark” e ritengono che il sindaco Roberto Gualtieri e la presidente del Municipio Roma I, Lorenza Bonaccorsi, abbiano “disatteso ogni promessa fatta durante la campagna elettorale”.
LA PROPOSTA – Per questo una quindicina di associazioni e comitati hanno scritto ai vertici di Palazzo Senatorio, a partire dal sindaco, per chiedere di “decongestionare la città storica da un commercio spesso selvaggio e di scarsa qualità, riportare la legalità in questo settore, garantire il rispetto dei diritti costituzionalmente protetti dei cittadini, quali la mobilità, la vivibilità e sostenibilità ambientale, la residenzialità”.
L’ASSESSORA LUCARELLI ASSICURA: “CI CONFRONTEREMO CON I RESIDENTI” – Ma adesso i residenti sono pronti a un passo ulteriore: una grande manifestazione di piazza, se non saranno ascoltati. “Il confronto e la concertazione sono alla base del nostro lavoro, non vogliamo lasciar fuori i residenti che sono una parte importantissima della città”, replica l’assessora Lucarelli interpellata da Il Caffè di Roma. “È naturale che ci siano dei passaggi di confronto. Stiamo seguendo il percorso istituzionale, saranno convocati anche i residenti e ci sarà anche con loro un confronto per ascoltare le proposte”. “Intanto – aggiunge – abbiamo incontrato tutti i Municipi e chiesto loro di metterci in contatto con le realtà dei quartieri”.