L’AGGRAVANTE DELLA MANCANZA DI SPAZZAMENTO – “Il problema è legato alla totale mancanza di spazzamento delle strade del quartiere, ormai invase da foglie e plastiche varie – ci racconta Emanuele Iannuzzi di Fdi – la situazione è ben visibile sulle grandi arterie di questo quadrante romano, come testimoniano viale delle Province, viale Ippocrate e via Arezzo. La colpa è principalmente dei cassonetti che vengono svuotati di rado, con i rifiuti che finiscono in terra alla prima pioggia o la prima folata di vento sul quartiere. Il pericolo di incendi però non interessa solo le aree stradali del Nomentano, ma anche tutti quei parchi che vivono condizioni precarie per la mancanza di manutenzione. Tra questi, voglio ricordare lo stato di Villa Massimo, con l’area verde già vittima di un incendio negli anni passati. Qui si passa da un estremo all’altro, perché l’inverno abbiamo il problema dell’erba alta, mentre d’estate dobbiamo fare i conti con le erbacce secche e la concreta possibilità che queste diano vita a roghi interni all’area per il contatto con il forte calore o una cicca di sigaretta. Una situazione complicata, soprattutto perché sono rimasti pochi alberi in questo spazio e al suo interno c’è anche la presenza di immobili abbandonati, che in ogni momento potrebbero andare in fiamme. Una faccenda delicata, che già in passato segnalai facendo riferimento anche allo stato di Villa Torlonia e il parco di via Giovanni Severano. Dopotutto, si potrebbe avere una situazione differente se mancano totalmente lo spazzamento delle strade, il taglio dell’erba e la cura del verde pubblico? Nella giornata del 20 agosto, la Protezione Civile di “Volontari X Roma” ha portato l’acqua ad alcuni alberi nella zona di Villa Massimo, completamente secchi e abbandonati dalle cure del servizio giardini capitolino”.
UN PROBLEMA CHE INTERESSA DIVERSE AREE DEL II MUNICIPIO – “Il problema del fogliame non spazzato è una situazione persistente su gran parte delle vie principali, in particolare su Via Nomentana dove sono presenti i platani ad alto fusto – ci spiega Gianluca Margiotta, attivista politico nel II Municipio – se il fenomeno si presenta già fastidioso e gravoso ora, figuriamoci quando arriverà l’autunno come evolverà: quintali di foglie che andranno a mandare in tilt ulteriormente le caditoie di quartiere, che non sono mai state veramente pulite e daranno vita a nuovi allagamenti in giro per l’area del Nomentano. La Raggi in questi casi dov’è e soprattutto cos’ha fatto sul problema in questi anni? Infatti, va ricordato come la competenza legata al decoro delle grandi arterie urbanistiche è del Comune di Roma Capitale. Insomma, tra pericolo di incendi e allagamenti, i nostri residenti non possono mai stare tranquilli con questa gestione superficiale del Campidoglio”.